Panteon Elfico

C’è musica sia nelle corde di un’arpa che in quelle di un arco. Su quale delle due preferiresti danzare?
Elistaranor lo Svelto, guardiano di Arvandor

Molto, molto tempo fa, mentre il multiverso attraversava le prime fasi della sua esistenza, i poteri Elfici sorsero dalla bellezza della terra, il loro aspetto preso da tutto ciò che di puro fosse presente nella creazione. Alcuni di loro nacquero dal credo e dalle emozioni elfiche, mentre altri sembrano essere esistiti da prima ancora che i primi elfi camminassero sulla terra.

Mentre i poteri si spartivano i piani, Corellon Larethian, creatore e padre della razza elfica, scelse le foreste come luogo per la sua gente. Ma prima che Corellon potesse rivendicare il possesso dei boschi, un rivale – Gruumsh del pantheon Orchesco – fece sentire la sua protesta. Le due divinità si combatterono per eoni (anche se la mitologia elfica parla di appena un giorno e una notte), affrontandosi con odio senza esclusione di colpi. Il sangue di Corellon si mischiò alle lacrime della luna e cadde al suolo, e ne sorsero i primi elfi. Nati dalla furia e dalla disperazione dei primi poteri, gli elfi hanno da allora conosciuto la passione nel corso delle loro lunghe vite. Rendono omaggio ai loro patroni con incrollabile adorazione, facendo del pantheon Elfico uno dei più forti nel cosmo.

Il Pantheon

Le voci dicono che fra tutti i pantheon nel cosmo, gli elfi siano quelli più focalizzati sulla totalità dell'individuo, corpo, spirito e mente. In tutte le cose, perfino nelle arti o nel combattimento, cercano la perfezione estetica e l'armonia. La rozzezza è per gli esseri inferiori, e gli elfi non hanno desiderio di essere identificati con queste creature. I poteri elfici sono chiamati, collettivamente, i Seldarine. Questo si traduce grossomodo come "i fratelli e le sorelle delle foreste", anche se è chiaro che non tutti gli dèi sono di fatto parenti. Alcune leggende affermano che Corellon e Sehanine Arcodiluna siano i due creatori della razza elfica, mentre altre dicono che sia Corellon ad averli creati tutti. Quale che sia il vero, i Seldarine sono un gruppo abbastanza coeso, e hanno pochi rivalità fra loro che sono comuni invece negli altri pantheon. Questo naturalmente esclude i poteri dei drow. Lolth e i suoi compatrioti erano un tempo parte dello stesso pantheon come il resto delle divinità elfiche, ma Corellon e gli altri li hanno banditi quando hanno scoperto che la Regina Ragno insegnava eresie ai mortali conducendoli nell'oscurità. I Seldarine non poterono tollerare la perdita dei loro fedeli per il male, e così la battaglia conosciuta come la Guerra degli Elfi ha diviso il pantheon in due per sempre.

I seguaci

Naturalmente, la maggioranza dei seguaci del pantheon elfico è fatta da elfi. Dagli elfi grigi isolazionisti ai gioiosi elfi alti, dai nascosti elfi silvani agli spietati drow, gli elfi coprono tutti i tipi di pensiero e tutti gli stili di vita. Nessuno ha mai trovato un modo per categorizzare tutti gli elfi, se non puntualizzando che "sono tutti elfi" – questi tagliacci evadono le facili generalizzazioni, e sarebbe sciocco aspettarsi che tutti loro agiscano allo stesso modo. Dopotutto nessuno si aspetta che ogni umano abbia la stessa indole, e anche se la razza umana si presta ad alcune generalizzazioni, ognuno di loro è prima di tutto un individuo. Lo stesso vale per gli elfi.

Siccome vivono per centinaia o anche migliaia di anni, gli elfi hanno sviluppato un senso estetico di cui le altre razze difettano, una sottigliezza che molti non colgono e un modo di pensare che arriva solo con lunghe, lunghe esperienze. Chiedete a qualsiasi elfo, e dirà che la sua razza sia la più fine creazione disponibile tra i mortali. Molti altri mortali non sarebbero d'accordo, ma gli elfi hanno quantomeno un vantaggio – le loro lunghe vite garantiscono una prospettiva che non molti hanno, e consentono un livello di civiltà che molti non raggiungeranno mai. Gli elfi hanno fatto della magia una forma d'arte, e ne comprendono il buio meglio di quasi tutti gli altri mortali. Non è una sorpresa che i Seldarine esemplifichino la natura perfetta che gli elfi si sforzano di coltivare. Questi poteri mantengono seguaci in molti, molti Mondi Primi. Anche se gli elfi di un singolo mondo potranno essere poco numerosi, si sommano al buon numero di adoratori sparsi per il Materiale, ed è questo che agli dèi interessa davvero. Certo, il credo e gli adoratori potranno variare parecchio da un mondo all'altro, ma tutti i rituali sono pensati per compiacere il pantheon elfico e attirarne l'attenzione, per cui i Seldarine crescono più forti.

Arvandor

Arvandor, reame della maggior parte dei poteri Elfici, e Arvanaith, reame degli elfi defunti, spesso vengono indicati come lo stesso posto. I primevi sanno soltanto che i due posti sono abbastanza simili, ma i planari e i supplicanti elfi possono assicurare che si tratta proprio di un solo luogo. Arvandor è un reame di fitte foreste e innaturale bellezza, avvolto nelle passioni di Arborea. Qualcuno sostiene che esemplifichi lo spirito del piano, ma gli elfi hanno influenzato il reame con la loro presenza più di quanto il piano abbia influenzato loro. Arvandor è un luogo di misteri, perfino per gli elfi che lo abitano. Si dice che solo i poteri conoscano i suoi segreti, ma una cosa è certa: i Seldarine hanno strappato il reame dalle mani dei poteri dei Giganti, e ancora oggi enormi rovine punteggiano le gole nella foresta.

È risaputo che anche diverse bestie affamate hanno la loro tana nelle foreste, e attaccano qualsiasi zolla abbastanza folle da avvicinarsi. In qualche occasione, gli Alti Re che governano i supplicanti elfici inviano cavalieri per tutta Arvandor a caccia delle mostruosità che la invadono dai regni vicini (e dai portali planari). Anche se gli elfi devono guardarsi da un numero esiguo di portali, sono sempre in guardia contro le incursioni dei malvagi (in particolare gli odiati schiavisti della Corte Unseelie).

I poteri non si interessano molto del governo quotidiano di Arvandor, delegandolo ai loro tramiti ed emissari, che prendono questo dovere più o meno seriamente. Un tramite e un emissario non sono la stessa cosa, comunque: i tramiti sono elfi investiti di una porzione di potere divino, che compiono la volontà dei poteri e ne assicurano la giustizia, mentre gli emissari sono semplicemente sgherri senza particolari abilità incaricati di far rispettare certe leggi. Coloro che non sono elfi rischiano di cadere preda della magia di Arvandor quando entrano nel reame: finiranno per cercare gli elfi e lasciarsi andare alle gioie della vita, cantando e ballando in preda all'estasi. Possono tornare alla normalità se vengono condotti fuori da Arvandor, ma qualcuno che non abbia amici qui si perderà di certo.

Divinità Elfiche

Il tempo è astratto per molte creature, ma posso vedere come per te sembri decisamente immediato.
Naralai Piumalontana, servo di Labelas Enoreth, a un intruso

Anche se Corellon Larethian è l'unica divinità maggiore del pantheon, molti degli altri dèi hanno raggiunto lo status intermedio. Ciò significa che il pantheon Elfico ha una grossa influenza: sono tra i più forti pantheon non umani, e di certo una sfida per le divinità umane più deboli. Generalmente i poteri elfici sono androgini, e appaiono come maschi o femmine a seconda della situazione. Molti di loro hanno comunque un genere preferito, ed è quello con cui sono noti ai fedeli.

Corellon Larethian
Divinità Maggiore; "il Protettore, Creatore degli Elfi, Primo dei Seldarine, Coronal di Arvandor";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor (Bosco della Luna Crescente)
Domini: Bene, Caos, Creazione, Elfi, Guerra, Magia, Protezione
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Spada lunga
Simbolo: Luna crescente
Tramiti conosciuti: Adarc Foglialucente, maschio elfo (Ordine Trascendente); Eimher Flow, elfa femmina

Si dice che Corellon Larethian, il capo del pantheon elfico, abbia dato alla luce l’intera razza elfica. Poichè tale popolo è molto legato all’arte, egli è anche il patrono di tutti gli sforzi estetici, inclusa la magia e la guerra. Se si aggiunge poi che è uno dei pezzi grossi di una delle principali razze di semiumani, si potrebbe anche pensare che Corellon sia oltremodo pieno di sé – pensiero rafforzato dall’arroganza che molti elfi mostrano verso chi non appartiene alla loro razza. Tuttavia ciò non è affatto vero, dato che, nonostante il suo potere, Corellon è un tipo umile, sempre pronto ad imparare qualcosa di nuovo, e ciò lo rende ancora più forte. Vedi, la maggior parte dei poteri hanno la testa tra le nuvole e badano unicamente ai propri interessi, mentre Corellon sembra genuinamente interessato a sperimentare nuove vie di pensiero e metodi d’azione; si dice persino che viaggi camuffato per Arvandor, per imparare dagli stranieri che visitano il reame. Gli alleati di Corellon includono i capi di molti pantheon umani. Egli ha un acuto interesse per le altre culture e inoltre ama sapere cosa fanno gli altri poteri. Ma i suoi veri alleati sono i pezzi grossi delle altre razze semiumane: Moradin, Yondalla e simili. Insieme si assicurano che le divinità degli umani e delle creature mostruose, non diventino troppo forti troppo rapidamente. Corellon vive in una magnifica torre di marmo. Se un tempo era una torre dei giganti, ormai non lo è più. La guglia si innalza attraverso gli alberi, con torri minori che si dipartono tutt’attorno, in uno schema deliziosamente confusionario. Il nome elfico della magione è Gwyllachaightaeryll, che significa “Dotata-di-Molteplici-Splendori” (ed è come viene chiamata di solito), e le stanze al suo interno cambiano di continuo, ad eccezione per la sala del trono centrale. Opere d’arte create da Corellon e dai suoi artigiani ornano le pareti della torre, e tutte sono sbalorditive in quanto a orrore o bellezza. Entro i confini di Arvandor, il capo dei tramiti di Corellon è Adarc Foglialucente, uno sgherro veloce a pensare che ha quasi perfezionato l’arte dell’azione senza pensiero. Egli padroneggia anche il suo opposto, ovvero il pensiero senza azione – che è ben più difficile di quanto si può pensare. Adarc possiede il dono della preveggenza, che gli permette di valutare il corso delle azioni ed agire in base ad esse, o anche no, a seconda della circostanza. Egli è bello e intelligente, ed è uno degli sgherri più gentili del reame. Quando è in viaggio, Corellon affida la gestione di Gwyllachaightaeryll e delle terre circostanti ad un altro tramite, Eimher Flow. Confidente intima di Corellon, Eimher è una dei pochi mortali a conversare personalmente con il dio. Ella è fieramente devota al suo potere, ed anche se è discreta quanto un mortale può essere, è estremamente schietta quando si tratta di servire Corellon. Egli ha garantito ad Eimher l’abilità di charmare automaticamente chiunque si trovi ad Arvandor... chiunque, s’intende, ma non un membro dei Seldarine.
On Hallowed Ground – 94
Aerdrie Faenya
Divinità Intermedia; "Madre Alata, la Regina degli Avariel";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB, CN)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor (il Nido); Ysgard, Ysgard, Alfheim
Domini: Aria, Animale, Bene, Caos, Elfi, Tempo atmosferico
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Nuvola con la forma di un uccello
Tramiti conosciuti: Willim Piumagentile, avariel maschio

Aerdrie Faenya, la dea elfica dell'aria, è l'espressione della libertà e degli impulsi della razza. È anche il potere del tempo, e si diletta nel creare condizioni atmosferiche imprevedibili nella sua porzione di Arvandor. Tuttavia, ella è abbastanza amichevole – anche se uno deve riuscire a trovarla. Aerdrie non ama rimanere legata ad un luogo troppo a lungo e la sua gioia principale è sentire il vento su di lei, ed il terreno a centinaia di metri più sotto. Ella è senz'altro molto più caotica di quasi tutto il resto dei Seldarine, e i suoi adoratori ed alleati includono ki-rin, lammasu, aarakocra e ogni uccello. Aerdrie è la cosa più vicina ad una dea della fertilità che gli elfi hanno, ma la sua devozione a lei è notevolmente indebolita dal fatto che ella è anche venerata da altre razze. Il reame del potere è così vicino ai bordi filosofici tra Arborea ed Ysgard che spesso si sposta avanti a indietro, a volte parte di Arvandor, altre volte di Alfheim. Ad ogni modo, è sempre un luogo di forti venti e tempo burrascoso, di cieli ululanti che costringono tutte le creature a terra, ad eccezione dei più abili volatori, è un luogo di brezze fredde e spiriti leggeri. Stranamente, Aerdrie non mantiene relazioni con altri poteri dell'aria, eccetto quelli che amano gli uccelli e la libertà. Ma la maggior parte delle divinità umane. Ma la maggior parte delle divinità umane e non umane sembrano avere altri scopi e non sono interessate all’aria o ai volatili come Aerdrie. La maggior parte dei suoi supplicanti sono avariel, gli elfi alati. Il fatto è che essi sono gli unici elfi di cui questa distante dea si interessa, poiché sono quelli più vicini alla sua visione del multiverso. I supplicanti si riuniscono in stormi attorno al suo palazzo fluttuante, fungendo da guardie e aiutanti. I tramiti di Aerdrie, d’altro canto, tendono a viaggiare. Li invia ad aiutare le creature che necessitano di libertà, poveracci imprigionati contro il proprio volere e oppressi dalla legge. Il suo principale strumento a tal scopo è Willim Piumagentile, uno sgherro che, a differenza dello stereotipo caotico e neutrale, è pienamente in possesso delle proprie capacità mentali. Semplicemente le usa nella sua ricerca della libertà. Aerdrie gli ha donato l’abilità di creare un muro di vento cinque volte al giorno, e non viene rallentato da nessun tipo di tempesta a meno che non sia controllata da un potere maggiore.
On Hallowed Ground – 95
Erevan Ilesere
Divinità Intermedia; "il Furfante, il Camaleonte, il Verde Mutaforma, il Giullare Fatato";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor
Domini: Caos, Elfi, Fortuna, Gioia, Inganno, Rinnovamento
Dominio planare:
Arma preferita: Spada corta
Simbolo: Stella che esplode coi raggi asimmetrici
Tramiti conosciuti: Filane l’Ammantata, elfa femmina

Si dice che Erevan Ilesere sia uno dei poteri che più amano il divertimento nel multiverso, ed è veramente poco probabile che ciò non sia vero. Come dio della malizia e del cambiamento nel pantheon, è riverito dai ladri e furfanti elfi; gli altri elfi lo trovano troppo imprevedibile. In ogni caso, è ferocemente devoto ai Seldarine, e gli altri poteri elfici sanno che possono contare su di lui se necessario. Le voci dicono che i capricci di Erevan siano tanto fugaci quanto la pioggia nel deserto, ma il buio della cosa è che egli è attratto da coloro che si costruiscono la propria fortuna. Non apprezza coloro che si affidano costantemente a lui per ottenere favori; un ciordo tanto pigro dal provarci, scopre ben presto che Erevan l’ha abbandonato. Ma qualcuno che si affida a se stesso scopre che spesso questo lunatico potere gli dà una mano. Erevan fa parte di un gruppo di furfanti che includono Garl Sfavilloro, il Daghdha e le altre divinità della fortuna e del divertimento. Gli piace fare scherzi con loro (e a loro), e quindi si è fatto qualche nemico fra i poteri più seri e sobri. Naturalmente a lui questo non importa, fintanto che si diverte. Quando Erevan si ferma ad Arvandor a riposare, cerca un posto vicino a Nodoso, una comunità di elfi e ratatosk vicino alle radici di Yggdrasil, il Frassino del Mondo. Lì, mantiene un mutevole e disordinato palazzo di legno, pietra, cristallo e qualsiasi altro materiale gli vada a genio. Le stanze non cambiano per gli sgherri al loro interno, ma alla loro prossima visita, scopriranno che è tutto differente. Inoltre, il palazzo conserva tutte le trappole e i trucchetti che hanno confuso o divertito il dio. Ad Erevan non importa se la gente entra nel suo palazzo; in realtà incoraggia i tagliacci a testare il proprio ingegno e le proprie abilità nella sua dimora. Fino a che non minacciano il potere, staranno bene – saranno anche sfidati a provare ad impossessarsi del tesoro di Erevan. Certo, al dio piace camuffare la propria roba. A volte un oggetto di valore apparentemente inestimabile è solo spazzatura, mentre un oggettucolo sgangherato potrebbe essere il vero tesoro che uno sgherro cerca. Filane l’Ammantata è la raminga tramite di Erevan. Può scoprire il valore di un oggetto con uno scarto di pochi pezzi d’oro, e ama sorprendere la gente dicendo loro esattamente il valore del loro completo equipaggiamento, quanto valgono e quanto verrebbero valutati. Visto che questa non è una pratica molto saggia, Filane può anche assumere una forma d’ombra per due ore al giorno.
On Hallowed Ground – 96
Fenmarel Mestarine
Divinità Minore; "il Lupo Solitario";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN)
Reame: Limbo, Fennimar
Domini: Animale, Caos, Elfi, Rancore, Viaggio
Dominio planare: Limbo
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Occhi di elfo nell'oscurità
Tramiti conosciuti: Avery Arrinson, umano maschio (Libera Lega)

Se Erevan Ilesere è l'impulso giocoso nella società elfica, Fenmarel è il rinnegato, il solitario che non può sopportare la compagnia degli altri poteri. È arcigno serio, una perfetta controparte di Erevan. Fenmarel si è volontariamente ritirato nel suo reame nel Limbo, e gli elfi che la pensano come lui si sono riuniti al suo fianco (ma il termine “riuniti” non è corretto; diciamo che sono sbandati dalla sua parte). Egli insegna a tali elfi come spiare, sopravvivere da soli o utilizzare inganni e tattiche di guerriglia, ed utilizzare veleni per uccidere i propri nemici con sottigliezza. Si dice che Fenmarel fosse l'amante di Lolth, uno dei primi ad essere sedotto dal suo potere e dalle sue promesse. Ma l’ha abbandonata prima di cadere completamente nel lato oscuro, e lei non l'ha mai perdonato. E nemmeno Fenmarel ha mai perdonato Lolth per aver spaccato in due la fede della razza elfica, e dunque odia i drow e tutto ciò che rappresentano. Nessun drow è tollerato nel suo reame, Fennimar – nemmeno quelli di allineamento buono. Annidato nel brodo del Limbo, Fennimar è il perfetto ritiro per uno sgherro che si è stancato del chiasso e del fetore della civiltà. Il reame, nascosto in un’aspra catena montuosa, ha mantenuto bene la sua forma; una zolla che cammina nei suoi boschi dimenticati può star certo di trovare radure e torrenti, colline e valli, silenziosi eremiti e selvagge creature della foresta. Ma Fennimar è un luogo che permette ai visitatori di sedersi e riflettere in silenzio. La verità è che sembra che il reame protegga chi è venuto per stare da solo, lontano da occhi indiscreti e da piedi vaganti. La terra non ha nessun reale insediamento o costruzione, solo stazioni di sosta dove un ciordo può trovare cibo e acqua. Ad eccezione di Avery Arrinson, Fenmar tiene pochi altri tramiti per mantenere la pace nel reame – prevalentemente ranger. Fenmarel ha dato ai suoi agenti il potere di nascondersi in qualsiasi tipo di sottobosco. Fintanto che trovano un nascondiglio e non si muovono, non possono venir rintracciati. Persino gli animali non possono vederli o annusarli.
On Hallowed Ground – 96
Hanali Celanil
Divinità Intermedia; "il Cuore d’Oro, Rosa di Bellezza, Dama Cuordoro";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor (Palazzo di Cristallo)
Domini: Bene, Caos, Charme, Elfi, Passione, Seduzione
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Cuore d'oro
Tramiti conosciuti: Llewellyn Lunghefoglie, elfo maschio; Llyssa Lunghefoglie, elfa femmina

Hanali Celanil, dea elfica dell'amore e della bellezza, è una delle custodi di Oroeterno – la Fontana della Giovinezza e della Bellezza – che condivide con altri poteri simili (come Sune, Freya e Afrodite). I suoi adoratori includono elfi e mezzelfi che celebrano i suoi misteri con desiderio e amore. Hanali è amichevole, per quanto possa esserlo un potere, ma raramente appare ai suoi fedeli. Invece, ama inondarli con segni del suo piacere, come un amore inaspettato o la scoperta di una nuova gioia. Ella è paziente e perdona le trasgressioni minori, fintanto che il colpevole è sinceramente dispiaciuto. Il potere incarna la gioia dello spirito elfico, e la maggior parte degli elfi la rispetta anche se non le offrono completa adorazione. Ad Arvandor, Hanali risiede in un magnifico palazzo di cristallo che orbita attorno alla leggendaria Oroeterno. Occasionalmente ammette qualche mortale alla fontana, ma solo chi l’ha servita per molti anni e ha portato gloria al suo nome. Se non l’hanno fatto – beh, è più probabile che decina di metterli nel libro dei morti piuttosto che dividere questo premio con loro. Il palazzo di Hanali è costruito talmente bene che una singola candela, posizionata opportunamente entro esso, può illuminare l’intera struttura di cristallo (e gettarla facilmente nell’ombra, se postata un passo più in là). Un ciordo dal di fuori non può vedere niente oltre le mura di cristallo, ma dall’interno è come guardare attraverso un vetro eccezionalmente limpido. I tramiti di Hanali sono una coppia di elfi gemelli – rari in ogni mondo – chiamati Llewellyn e Llyssa Lunghefoglie. Sono il massimo in quanto a bellezza elfica (anche se ovviamente non possono rivaleggiare col fascino della dea), ma sono sorprendentemente umili. Vedi, i gemelli hanno il potere di vedere la vera bellezza nel cuore di ogni zolla, dunque non hanno l’arroganza che solitamente circonda la gente bella. Inoltre, Llewellyn può trasformare ogni superficie liscia in uno specchio magico, e Llyssa può controllare qualsiasi tipo di pianta in fiore che vede.
On Hallowed Ground – 98
Labelas Enoreth
Divinità Intermedia; "Colui che Dà la Vita, Signore del Continuum, il Saggio al Tramonto";
Allineamento: Caotico Buono (CB)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor (la Torre Evanescente)
Domini: Bene, Caos, Conoscenza, Elfi, Fato, Tempo
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Sole che tramonta
Tramiti conosciuti: Vartan Hai Sylvar, elfo del sole maschio

Si dice che l’orbo Labelas Enoreth sia il potere che misura la vita degli elfi e decide quando dev'essere tagliata. Non si preoccupa di nessun individuo particolare, preferendo badare alla razza nell’insieme – si dice che abbia scambiato un occhio per la capacità di vedere attraverso il tempo. È Labelas che rende gli elfi quasi indisturbati dallo scorrere degli anni, e che si assicura che ogni nuova generazione cresca sotto la guida della precedente. La divinità conferisce saggezza ed insegnamenti a giovani e vecchi, ed anche se è raramente invocato è spesso pregato. Labelas risiede ad Arvandor, ma l’esatto luogo è sconosciuto. Qualcuno dice che la sua dimora sia celata sotto una delle gigantesche colline del reame, mentre altri sostengono che si tratti di una torre evanescente, che appare solo come presagio di sventura (o come segnale dell’avvento di un nuovo condottiero tra gli elfi mortali). Labelas è in buoni rapporti con il resto dei Seldarine, ma ha pochi alleati fra gli altri poteri. Lui e Chronepsis dei draghi hanno un'intesa, e si dice che Labelas sta cercando di stabilire un legame con Shekinester (anche se la divinità naga al momento lo sta respingendo). D'altra parte, Labelas è un ben noto nemico dei poteri dell'entropia, probabilmente perchè perchè è molto più affine alla preservazione che alla distruzione. Un nemico particolarmente vessante è Yeenoghu dei ghoul e gnoll, anche se altri poteri della non morte attirano anche la furia di Colui che Dà la Vita.
On Hallowed Ground – 98
Sashelas
Divinità Intermedia; "Sashelas delle Profondità, Amico del Marinaio, Signore del Sottomare, Principe dei Delfini";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB)
Reame: Arborea, Ossa, Elavandor
Domini: Bene, Creazione, Conoscenza, Magia, Elfi, Oceano
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Tridente
Simbolo: Delfino
Tramiti conosciuti: Ella Figlia-delle-onde, elfa acquatica femmina

Il reame di Sashelas delle Profondità, dio degli elfi marini, è noto come Elavandor. A seconda dell’umore del potere, giace nel Mare Luccicante ai confini con Arvandor, o da qualche parte nello strato acquatico di Ossa. Ad ogni modo, uno sgherro potrà sempre usare il Mare Luccicante per raggiungere Elavandor: una serie di ampie caverne vicine al fondale sabbioso si aprono sul profondo abisso nel quale risiede il dio. Ovunque si trovi il suo reame, Sashelas costruisce costantemente nuove isole, barriere coralline e grotte sottomarine. A differenza degli altri Seldarine, raramente è soddisfatto di ciò che fa, e cerca sempre di migliorarlo. Egli è un membro (e alcuni dicono il capo), degli Asathalfinare, un gruppo di poteri non umani del mare. È un buon amico di Poseidone, e Manannan mac Lir visita Elavandor di tanto in tanto. Aegir, il malvagio dio Norreno del mare, è uno dei suoi più grandi nemici, ma il suo odio è riservato a Sekolah (il Grande Squalo) e Panzuriel (lo Schiavista). Sashelas si sforza costantemente di combattere questi dei malvagi, ed raramente non ha a che fare con la malizia di uno o dell’altro dio. Il suo palazzo si trova sul fondo di un abisso, ed è costruito con corallo, oro e marmo venato. Anche se giace sul fondo di una fossa oceanica, l’acqua è ancora pura e blu, ben illuminata fino al fondo. Si dice che uno sgherro sa quando sta per lasciare Elavandor, perché l’acqua diventa tetra e buia. Ecco il buio del reame: qualsiasi elfo di allineamento buono può respirare l’acqua come se fosse aria. La magia che nasconde l’allineamento non funziona contro il potere di un dio, ovviamente, quindi è facile aspettarsi che ogni elfo che si trova qui (persino un drow) segua la via del bene. Certo, gli incantesimi e gli oggetti magici possono permettere ad uno sgherro di respirare sott’acqua, quindi è teoricamente possibile incontrare elfi malvagi ad Elavandor. Ma prima dovrebbero raggiungere il reame sottomarino, e il luogo cambia posto talmente di continuo da rendere l’impresa praticamente impossibile. Al momento, il tramite preferito di Sashelas è Ella Figlia-delle-onde. La sacerdotessa è considerata piuttosto noiosa tra quelli della sua razza per via della sua determinata devozione al dovere, ma ha l’animo di un artista e il temperamento di una focena. Il suo dio le ha dato il potere di nuotare più veloce di qualsiasi creatura marina, e se tocca il fondale marino può evocare un elementale d’acqua al suo servizio.
On Hallowed Ground – 95
Sehanine Arcodiluna
Divinità Intermedia; "la Figlia dei Cieli Notturni, la Nuvola Luminosa, Signora dei Sogni";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor (Bosco della Luna Crescente)
Domini: Bene, Elfi, Misticismo, Riposo, Sogno, Viaggio
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Luna piena, arco lunare
Tramiti conosciuti: Lunargentea, fey’ri androgino

Chiamata alternativamente la moglie e la figlia di Corellon, Sehanine è la più potente fra i poteri femminili nel pantheon elfico. Identificata con il mistico potere della luna, si dice che le sue lacrime si siano mischiate con il sangue di Corellon e abbiano dato vita alla razza elfica. E gli elfi non se lo dimenticano. Sehanine sorveglia i sogni degli elfi, proteggendoli quando sono in trance e inviando loro presagi che li proteggono dai futuri pericoli. Inoltre, condivide il potere della durata della vita con Labelas Enoreth, e quando un elfo è pronto a recarsi nel prossimo mondo, ella gli invia visioni del sentiero che deve percorrere per raggiungere la sua patria. Non ci si meraviglia che sia molto amata dai suoi protetti. Sehanine divide la torre di Corellon ad Arvandor, tessendo le sue ragnatele di illusione e protezione per i suoi confini di marmo. Assieme a Labelas (e, in qualche misura, a Corellon), fa in modo che gli elfi si reincarnano in una forma migliore, e che gli elfi rifugiati nel Primo Piano Materiale siano al sicuro da intrusioni. I compagni e gli alleati di Corellon tendono ad essere amici anche di Sehanine. Al di fuori di Arvandor, il tramite di Sehanine è il tagliaccio androgino di nome Lunargentea, il nipote tra un elfo e un tanar’ri. La madre di Lunargentea – la figlia diretta tra i due amanti – è stata cacciata e uccisa da immondi dell’Abisso contrari a quell’unione. Sentendo di aver trascurato i propri compiti, Sehanine ha cresciuto Lunargentea come se fosse suo. Il fey’ri ha il potere di diventare invisibile a volontà, e sta attualmente imparando a cavalcare i raggi lunari.
On Hallowed Ground – 99
Solonor Thelandira
Divinità Intermedia; "l'Occhio Attento, il Grande Arciere";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB, CN)
Reame: Arborea, Olimpo, Arvandor (l'Albero Niveo)
Domini: Animale, Bene, Caos, Caccia, Elfi, Vegetale
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Arco lungo
Simbolo: Freccia d'argento con piume verdi
Tramiti conosciuti:

Solonor Thelandira si dice sia il miglior arciere nel multiverso. Potrà anche essere il dio elfico della caccia, ma è anche un dio della natura, incaricato di mantenere l'equilibrio fra la civilizzazione e le terre selvagge, gli istinti e la conoscenza, la bestialità e la pacatezza. Quindi Solonor non è un bruto senza cervello come molti altri cacciatori; egli caccia solo preoccupandosi dell’equilibrio generale. Solonor è un tagliaccio serio, e i suoi seguaci tendono ad essere come lui. Viene principalmente adorato da ranger e guerrieri elfi, anche se è rafforzato dalla fede di alcuni umani. Chiunque essi siano, i fedeli del dio preservano attentamente l’equilibrio della natura, dato che senza di essa non avrebbero nulla. Il centro del dominio di Solonor ad Arandor è l’Albero Niveo, un magnifico albero bianco con foglie argentee che si pensa abbiano poteri mistici. Ma il dio solitamente viaggia per tutto il reame, senza star troppo a lungo in un solo luogo, aggirandosi per la foresta alla ricerca di creature che debbano venir uccise o spostate altrove. Egli non tende verso l’una o l’altra soluzione, a meno che il suo bersaglio non sia un drow – li ritiene personalmente responsabili per l’allontanamento di suo fratello Fenmarel Mestarine, e punisce qualsiasi agente degli elfi oscuri o della Corte Unseelie che riesce a trovare. Il più grande amico di Solonor al di fuori dei Seldarine è Uller dei Norreni, anche se Artemide dei Greci è una sua frequente compagna di caccia. Disprezza in ogni modo i poteri che favoriscono il decadimento della natura, specialmente le divinità di Toril Malar e Talos. Solonor non ha tramiti, ma occasionalmente garantisce abilità speciali ai seguaci fedeli. Chi lo compiace ottiene la capacità di muoversi in silenzio nei boschi e nelle città, un dono che solitamente dura un anno.
On Hallowed Ground – 99

Divinità Drow

Drow "nobili"? Solo a me sembra una contraddizione in termini?
Shab Heanling, mezzelfo avventuriero

Cacciati millenni or sono dalle loro terre illuminate quando la loro dea osò sfidare la potenza di Corellon Larethian, i drow passano ora le loro esistenze colme d'odio in caverne sotterranee. Gli elfi scuri tramano costantemente contro le creature di superficie, e spesso anche contro gli altri drow. In effetti, è stupefacente che siano sopravvissuti così a lungo.

Lolth
Divinità Intermedia; "Regina delle Fosse delle Ragnatele Demoniache, la Regina dei Ragni";
Allineamento: Caotico Malvagio (CM)
Reame: Abisso, 66° strato, Fosse delle Ragnatele Demoniache
Domini: Caos, Drow, Inganno, Male, Fosche Tenebre, Ragni
Dominio planare: Abisso
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Ragno nero con la testa di una drow femmina
Tramiti conosciuti: Declava, yochlol

Lolth (a volte chiamata Lloth), è la regina di tutti i poteri dei drow, anche se la maggior parte di loro preferirebbe prendere il suo posto. È solamente attraverso artifizi malevoli e sottigliezze che Lolth è durata così a lungo – quello ed il fatto che ha spie aracnoidi e servitrici immonde in tutto il reame, e le altre divinità non le distruggono per paura di offenderla. Il fatto è che Lolth è una tiranna, e nemmeno i suoi adoratori o le alte sacerdotesse la amano – e ad ogni modo, la dea accetta solo femmine tra i suoi chierici. Essi la temono, e la riveriscono, ma non la amano – non in un eone di eoni. Ciò che amano è il potere che ella garantisce e le promesse di protezione; fortunatamente la Regina Ragno non ha bisogno di amore, ma solo di credo. E il credo scorre forte anche dalla paura e dal rispetto. Lolth è crudele e capricciosa, e aizza costantemente un drow contro un altro. Ella afferma che lo fa per migliorare la razza, per rendere i drow abbastanza forti da poter dare una lezione agli elfi della superficie, ma sembra anche che lo faccia perchè le piace vedere dolore e sofferenza. In ogni caso, non ci sono dubbi che i suoi drow stanno diventando più potenti nelle caverne nel Sottosuolo, e dunque i suoi metodi sembrano funzionare. Il resto è sconosciuto; nessuno sa esattamente come Lolth intenda vendicarsi su Corellon ed il resto dei Seldarine. Il suo reame – chiamato Ragnatela di Lolth o Fossa delle Ragnatele Demoniache, dipende con chi si sta parlando – si trova nel 66° strato dell’Abisso. È una massa ingarbugliata di tunnel e ragnatele; se potesse essere visto da sopra, sembrerebbe una gigantesca ragnatela. La grande fortezza d’acciaio di Lolth, nella forma di un gigantesco ragno, è una roba mobile, che si arrampica lungo le ragnatele per nutrirsi. Qualcuno dice che la fortezza abbia una volontà propria, mentre altri giurano che sia mossa dalla volontà di Lolth. Quale sia la verità, se un ciordo la vede arrivare farà meglio a levarsi di torno. La Ragnatela di Lolth si apre su una moltitudine di piani, ovunque la dea abbia degli adoratori (anche i suoi sacerdoti devono essere femmine, qualsiasi babbazzo può giurarle fedeltà). La servitrici yochlol sorvegliano ogni portale; solo i meritevoli o i condannati possono attraversarli con il permesso di Lolth. Tutti gli altri sono cibo per i ragni.
On Hallowed Ground – 100
Eilistraee
Divinità Minore; "la Vergine Oscura, la Signora della Danza";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB, CN)
Reame: Ysgard, Nidavellir, Svartalfheim
Domini: Bene, Caccia, Chaos, Charme, Drow
Dominio planare: Ysgard
Arma preferita: Spada bastarda
Simbolo: Spada circondata da una luna d'argento
Tramiti conosciuti: Ingrid Liansdottir, drow femmina (Occhio della Mente)

Non tutti i drow seguono il sentiero del male. Alcuni cercano di ritornare ai giorni dell'innocenza e della bontà, e seguono Eilistraee, la Vergine Oscura. Ella li conduce sotto la luna piena, dove essi si tolgono il peso di anni di malvagità sotto la sua guida purificante. Eilistraee è sobria e silenziosa quando non sta danzando, dato che ama la bellezza e la pace. Quando ciò le è negato, e quando qualcuno ferisce uno dei suoi fedeli, la selvaggia passione della rabbia si accende in lei. Anche se è solitamente fine e controllata, Eilistrae può anche agire con un abbandono precisamente folle. Governa il reame di Svartalfheim ad Ysgard, qualcuno dice con Erevan Ilesere al suo fianco. È un luogo di caverne e di drow, ma c’è una sensazione di pace che pervade i tunnel, persino nel cuore di Ysgard, La sua tramite è Ingrid Liansdottir, un pezzo grosso nel borgo di Yggwyrd, centro sprituale di Svartalfheim. Ingrid, una drow dal cuore splendente, ha il potere di far avverare le maledizioni, e la sua voce è ammaliante come quella delle sirene.
On Hallowed Ground – 99
Kiaransalee
Semidio; "Signora dei Morti, la Rediviva, la Banshee Vendicativa";
Allineamento: Caotico Malvagio (CM)
Reame: Abisso, 66° strato, Fosse delle Ragnatele Demoniache
Domini: Caos, Drow, Male, Non morte, Rancore
Dominio planare:
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Mano di una femmina drow con anelli d'argento
Tramiti conosciuti: Jack il Marcescente, babau maschio (Cinerei); Anista dagli Otto Occhi, drider femmina (Cinerei)

Kiaransalee, la dea drow dei non morti e della vendetta, ha conquistato un nuovo reame nell’Abisso, Thanatos, per poi venir scacciata nuovamente nella Fosse delle Ragnatele Demoniache a seguito del ritorno di Orcus. Dopo questa umiliante sconfitta, la dea si trova a proprio agio tra i fantasmi e gli spiriti urlanti degli eroi caduti e morti, vedendo il suo reame infestato come una tana appropriata dove riguadagnare forza e prestigio. In molti la definirebbero semplicemente “pazza”, ma nessuno è tanto stupido da andarglielo a dire. Kiaransalee ha molti tramiti noti, ma preferisce risolvere i problemi da sola, piuttosto che affidarsi a qualcuno per farsi giustizia. Visto che controlla una moltitudine di non morti, ad ogni modo, ha armate di sgherri al suo comando. Quelli che sono stati scelti come suoi tramiti sanno che hanno i giorni contati, ed agiscono di conseguenza. Jack il Marcescente era l’araldo di Kiaransalee nel palazzo di Naratyr, la Città dei Morti, mentre Anista dagli Otto Occhi sorvegliava il castello noto come la Cittadella Proibita. Entrambi i tramiti sono ora a fianco della dea da quando è ritornata nella Fossa delle Ragnatele Demoniache, e non passerà molto prima che ella decida di metterli sul libro dei morti.
On Hallowed Ground – 100
Vhaeraun
Divinità Minore; "il Mascherato Dio della Notte, il Signore Mascherato";
Allineamento: Neutrale Malvagio (NM, CM)
Reame: Carceri, Colothys, Ellaniath
Domini: Caos, Dominazione, Drow, Inganno, Male
Dominio planare: Carceri
Arma preferita: Spada corta
Simbolo: Mezza maschera nera
Tramiti conosciuti: Allinzir Gi’Leera, drow maschio (Lega Rivoluzionaria)

Dove Lolth richiede che sia riconosciuta la superiorità delle femmine drow, Vhaeraun si batte per l'eguaglianza dei maschi – infatti i suoi sacerdoti devono essere maschi, proprio come quelli di Lolth devono essere femmine. Questo potrebbe far pensare che Vhaeraun sia pronto per affrontare Lolth e strapparle le gambe una ad una. Naturalmente, visto che è solo un potere inferiore, Vhaeraun ha paura della Regina Ragno, e sta alla larga dalle sue macchinazioni – almeno apparentemente. Invece, cerca di combatterla lavorando nell'ombra, per minarla in silenzio. Dal suo reame su Carceri (i seguaci di Lolth lo definiscono nascondiglio), Vhaeraun cerca di unire gli altri poteri drow contro di lei. I suoi preti si muovono quietamente di città in città drow e nelle terre di superficie, raccogliendo potere per gli scopi della loro divinità. Vhaeraun è anche il potere dei ladri e del territorio, e ciò è confermato ogni volta che un ciordo finisce nel suo reame. Ellaniath è sconosciuto ai viaggiatori planari, poiché il dio strappa la memoria del luogo dalle menti di chi lo visita. Alcuni dicono che questa sia il furto definitivo – rubare la vera essenza di uno sgherro. I tramiti di Vhaeraun si mantengono celati come il loro dio. Visto che lavorano contro Lolth, non voglio attirare attenzioni o rendere pubbliche le proprie identità. L’unico tramite noto è Allinzir Gi’Leera, un abile complottatore che può svanire nelle tenebre e non è infastidito dalla luce. Per quanto concerne gli altri tramiti, si sa solo che sono esclusivamente maschi drow e che posseggono capacità legate alla visione del vero, al furto, ai riflessi felini e che sono resistenti alle armi non magiche.
On Hallowed Ground – 100
Zinzerena
Semidio; "la Cacciata, la Principessa degli Esuli";
Allineamento: Caotico Malvagio (CM)
Reame: Piano Materiale, Toril
Domini: Caos, Drow, Inganno, Male, Tradimento
Dominio planare:
Arma preferita: Spada corta
Simbolo: Un mantello nero e una spada corta
Tramiti conosciuti:

Zinzerena non ha ancora seguaci, né ha stabilito un reame. Attualmente è braccata dagli altri membri del pantheon drow dato che non gioca secondo le loro regole. Proprio ora si nasconde nel primo materiale di Toril, nella città drow di Menzoberranzan, e le voci dicono che ci sia lei dietro il caos che si sta svolgendo in quel luogo (ma è più probabile che la vera responsabile sia Lolth stessa). Zinzerena è malvagia, amorale e totalmente amata dai drow che vogliono liberarsi dal giogo delle matrone madri. Come patrona degli assassini e del caos, ella insegna il valore della crudeltà, della furtività, dell’inganno e della sopravvivenza a tutti i costi. Zinzerena è relativamente nuova al rango divino, dato che ha iniziato come un'eroina mortale drow, e ha raccolto abbastanza credo dalla gente per raggiungere lo status divino. Tuttavia non si è ancora liberata degli echi della sua mortalità, e quindi è incatenata al Primo Piano Materiale.
On Hallowed Ground – 101