Panteon Isolati

Nel misterioso Est, tra le giungle nebbiose e le sconfinate pianure, templi dimenticati si sgretolano sotto il peso di liane e creature striscianti, e la civiltà fiorisce nelle città affollate. Questo è l'Oriente, terra di antichi segreti. È dominato da tre pantheon – Cinese, Vedico (Indiano) e Giapponese – che sono riusciti ad occupare una posizione di potere nel multiverso, i loro fedeli sparsi su centinaia di sfere di cristallo. Successivamente, però, questi poteri cominciarono a schermarsi dagli occhi dei mortali, ritirandosi sempre di più con il passare degli eoni. I loro modi di fare sono diventati sottili e incomprensibili perfino per i fedeli, e stanno parimenti cominciando a svanire perfino dalle menti delle altre divinità. Come mai? Nessuno lo sa, ma si ipotizzano ragioni differenti.

Ipotesi principale: questi poteri si stanno isolando dai nuovi pantheon. Con l'arrivo roboante di dèi della crassa cultura occidentale, le raffinate divinità Cinesi, Giapponesi e Indiane hanno scelto di mantenere una certa distanza tra loro e i nuovi arrivati. Si sono ritirati dalle politiche planari così come i loro seguaci, e ora si preoccupano di sorvegliare comunità isolazioniste nel Materiale; ciò è sufficiente a tenerli occupati. Seconda ipotesi, è possibile che i poteri non si stiano ritirando quanto piuttosto trascendendo. Forse hanno scoperto una nuova dimensione di forza, un livello di potere superiore a quello esercitato dagli dèi così predominanti nei piani di oggi. Se è vero, allora i pantheon Cinese, Giapponese e Indiano stanno per compiere il grande salto verso un reame oltre la comprensione dei mortali. Non c'è due senza tre, e la terza ipotesi sostiene che questi poteri siano soltanto sgherri boriosi che si stanno ricompattando per riottenere forza nell'unità e prepararsi al contrattacco. Questa spiegazione è affidabile al pari delle altre; i pantheon hanno tenuto segreti così tanti dettagli che è veramente difficile dire dove finisca la verità e inizino le chiacchiere. E probabilmente a loro piace così.

Certo, tutte queste speculazioni ignorano un fatto: i poteri non se ne sono ancora andati. Esistono tuttora nel cosmo, e un viaggiatore planare devoto può raggiungere i loro reami con la stessa facilità degli altri. Per qualche motivo, però, a questi dèi piace annebbiare le menti degli altri mortali, per preservare i propri reami dalla contaminazione con altre culture. Non significa che non abbiano bisogno di una ventata di novità di tanto in tanto, ma la verità è che preferirebbero far filtrare le proprie idee nelle culture vicine piuttosto che lasciare filtrare altre idee nella propria. Anche così, questi pantheon hanno membri che dialogano con gli altri poteri, e i pezzi grossi più aperti riportano idee differenti qua e là. Chissà, forse gli isolazionisti un giorno torneranno, o forse si integreranno definitivamente nella struttura del multiverso. In ogni caso, i poteri descritti qui sono quelli ancora attivi negli affari planari. Gli altri si sono allontanati per contemplare il proprio destino – o pianificare un ritorno trionfale. Vale la pena fare un'ultima considerazione: sono tre pantheon che si stanno nascondendo nel loro guscio. Questo implica qualche connessione con la Regola del Tre? I poteri dispongono di informazioni segrete sui piani grazie alla confluenza del trio? Nessuno lo sa, ma se mai si verrà a sapere sarà di certo qualcosa di interessante.

Divinità Cinesi

Che tu possa vivere in tempi interessanti.
Antico proverbio

Su centinaia di Mondi Primi, gli imperatori stabiliscono rigide dinastie, dichiarando di aver ricevuto il diritto di regnare dall’Imperatore Celeste – un chiaro segno di favore divino. Il loro dovere è di mediare tra i poteri e tutti le zolle mortali non abbastanza fortunate da avere un diretto legame con gli dèi. Gli imperatori devono agire in modo da mantenere ordine nelle proprie terre, e quando avviene un disastro naturale, allora vuol dire che la gente ha contrariato i poteri in qualche modo.

La realtà dei fatti è che alcuni mortali ricevono realmente un mandato dalla Burocrazia Celeste, un'organizzazione di poteri al servizio di Shang-ti, l’Imperatore Celeste. Ogni divinità riceve compiti ben precisi, e tutti fanno rapporto ai loro superiori, che a loro volta rispondono ai propri superiori, in una catena di comando ben precisa che si ferma con Shang-ti, venerato sia dai mortali che dagli immortali. L’Imperatore restituisce il favore, usando il potere ottenuto per accudire i propri servitori. Se un babbo fallisce nei suoi compiti può venir rimpiazzato, per cui tutti quanti hanno un definitivo interesse nello svolgere la propria mansione nel migliore dei modi. Queste divinità ottengono forza dai propri sostenitori solo fintanto che Shang-ti ritiene che stiano svolgendo bene i propri compiti. La Burocrazia Celeste ha un posto per ogni cosa; sia il bene che il male sono necessari, e anche se certi poteri non si sopportano a vicenda, tutti si inginocchiano innanzi alla volontà dell’Imperatore.

Shang-ti
Divinità Maggiore; "L’Imperatore Celeste";
Allineamento: Legale Buono (LB, LN)
Reame: Mechanus, il Palazzo di Giada
Domini: Bene, Comunità, Creazione, Legge, Nobiltà, Patto
Dominio planare:
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Drago di Giada
Tramiti conosciuti: L’intera Burocrazia Celeste

Shang-ti (Yu-Huang-Shang-ti per essere precisi) è il più grande pezzo grosso del pantheon. Regola gli astri e sorveglia i mondi primi dove il suo pantheon ha influenza, determina promozioni o retrocessioni dei poteri Cinesi, e guida la Burocrazia Celeste nel suo cammino lungo la storia. È un bel mucchio di responsabilità, ma Shang-ti è all’altezza del compito. Non si arrabbia mai e non alza mai la voce a meno che non venga gravemente provocato, ma la punizione che infligge per i fallimenti è leggendaria. Dei poteri sono stati addirittura privati della propria immortalità e spediti nell’aldilà come misura correttiva. Shang-ti guarda dall’alto in basso i “barbarici” poteri degli altri pantheon ad eccezione di Primus, il patrono dei Modroni. Primus è l’unico esterno, pare, che sia sufficientemente legale e ordinato da apprezzare il lavoro della Burocrazia Celeste. Nessuno si meraviglia, dunque, che Shang-ti abbia eretto il suo Palazzo di Giada a Mechanus. Ma si trova a parecchia distanza da Regulus, in modo che nessun modrone minore possa interferire con gli affari del pantheon. Le strade sono allineate con parchi accuratamente ordinati, biblioteche di conoscenza perduta e meraviglie architettoniche, ognuna delle quali punta verso il palazzo dell’Imperatore – il centro della Burocrazia. Una volta lì, pare, un mortale si trova a compilare un modulo per ogni cosa.
On Hallowed Ground – 152
Chih-Nii
Divinità Intermedia; "L’Amante Tessitrice";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB, CN)
Reame: Arborea, Olimpo, Telaio del Fiume Celestiale
Domini: Artigianato, Bene, Caos, Passione, Protezione
Dominio planare: Arborea
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Fuso da tessitura
Tramiti conosciuti:

Figlia di Shang-ti, Chih-Nii è il potere Cinese delle filatrici e tessitrici. Crea gli abiti per tutti gli dèi del cielo, un compito che la occupa così tanto da impedirle di trovarsi un marito. Si dice che millenni fa si recò sul Primo per riposarsi. Mentre stava facendo il bagno in un torrente, un pastore la vede e nascose i suoi vestiti. I due si innamorarono ma sfortunatamente gli dèi richiamarono a casa Chih-Nii affinché assolvesse ai propri compiti. Il pastore provò a seguirla, ma Shang-ti lo fermò dall’altro lato dell’Oceanus. Ora Chih-Nii può attraversare l’Oceanus solo il settimo giorno del settimo mese ogni anno, quando le gazze formano un ponte con le loro ali. In quanto patrona delle tessitrici e filatrici, Chih-Nii protegge le donne che si guadagnano da vivere facendo vestiti. Il suo interesse principale, tuttavia, sono le donne che hanno trovato l’amore in tarda età, e ci sono buone probabilità che invii il suo avatar per punire un ciordo che si prende gioco di simili donne. Il suo reame sul primo strato di Arborea è chiamato il Telaio del Fiume Celestiale. Vive tra i bariaur, badando alle pecore e ai bachi da seta e proteggendo gli amanti separati da un destino infausto.
Chung Kuel
Divinità Intermedia; "Grande Maestro K'uei, Principe delle Stelle";
Allineamento: Legale Buono (LB)
Reame: Monte Celestia, Solania, il Ministero della Virtù
Domini: Bene, Competizione, Conoscenza, Inquisizione, Legge
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Righello e pennello per scrivere
Tramiti conosciuti:

Conosciuto anche come K’uei Hsing, Chung Kuel era un brillante mortale che arrivò primo agli esami istituiti dall’Imperatore Celeste. Tuttavia, era cosí brutto che Shang-ti non confermó il suo successo. Quando lo scoraggiato Chung Kuel si buttó in mare, venne salvato da una tartaruga. L’Imperatore consideró la cosa come un segno divino, riconobbe i suoi risultati e lo elevó al rango divino. Dapprima assistente di Sen Chang Ti, fu così efficiente che venne promosso a ministro in carica per sorvegliare gli esami dei burocrati divini, e questo è ancora il suo compito primario. È probabile che si accorga di ogni tentativo di barare, specie se c’è di mezzo la magia. In tal caso il foglio del babbazzo di turno prenderà fuoco in una vampa mortale. Il reame di Chung Kuel, il Ministero della Virtù, si trova sul quarto strato di Monte Celestia, su di un monte adiacente al Giardino del Loto di Kuan Yin. Qui il potere è servito da arconti e spiritidi. I seguaci di Chung Kuel cercano il dio della verità e delle prove per la sua conoscenza. Si dice che nel suo reame si trovi un pozzo dal quale il dio puó attingere abbastanza conoscenza per superare ogni prova.
Fu Hsing
Divinità Intermedia; "Astro Fortunato";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB)
Reame: Piano Etereo, la Terra degli Immortali
Domini: Bene, Caos, Gioia, Protezione, Umiltà
Dominio planare:
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Pipistrello
Tramiti conosciuti:

Fu Hsing è il potere Cinese della felicità, che fa in modo che ogni mortale riceva la sua porzione di gioia. Originariamente, Fu Hsing era un magistrato mortale di nome Yang Cheng, che salvò la sua gente, opponendosi all’elevata tassazione dell’imperatore Wu-ti. In cambio del suo coraggio disinteressato, l’Imperatore di Giada lo ha elevato al rango divino, assegnandogli l’allegro compito di distribuire la felicità. Fu Hsing è un potere gioioso che prova grande piacere nell’eseguire i propri compiti. Una preghiera da un ciordo infelice che si merita un po’ di gioia non rimarrà inascoltata. Il potere invia spesso i suoi avatar per chiedere a un eroe di aiutare la gente in difficoltà. Se la richiesta viene ascoltata, la ricompensa è assicurata: in futuro, nella sua ora più disperata, l’eroe verrà soccorso da un avatar di Fu Hsing.
K'ung Fu-tzu
Divinità Minore; "Maestro K'ung, il Grande Insegnante";
Allineamento: Legale Buono (LB, NB)
Reame: Piano Etereo, la Terra degli Immortali
Domini: Bene, Comunità, Generosità, Legge
Dominio planare:
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Pergamena e pennino
Tramiti conosciuti:

K'ung Fu-tzu, conosciuto come Confucio da alcuni ciordi primevi, è uno dei grandi filosofi che ha fornito consigli ai signori rivali durante il turbolento periodo delle “Mille Scuole”. K’ung Fu-tzu ha insegnato ai suoi seguaci (specie i regnanti) a rispettare la saggezza del passato, a comportarsi con cortesia e altruismo, ad essere leali verso le proprie famiglie, amici e connazionali, e a combattere per ciò che è giusto. In questo modo la vita sarebbe diventata molto più serena e gratificante per tutti gli uomini. Per queste sue opere, Yen-Wang-Yeh ha permesso a K’ung Fu-tzu di mangiare le pesche dell’immortalità quando si è presentato alla Prima Corte Legale dell’Aldilà nel Palazzo del Giudizio, accettandolo tra gli dèi della Burocrazia Celeste. K’ung Fu-tzu si occupa principalmente del buon governo e delle relazioni sociali, specialmente quelle fissate dalle tradizioni del pregiato passato. Quando nota un regnante ben intenzionato ma incapace o pasticcione, invia spesso il suo avatar per fargli da consigliere. Se nota un regnante o un burocrate di alto livello corrotto, il suo avatar denuncia l’uomo.
Kuan-ti
Divinità Intermedia; "l'Arbitro";
Allineamento: Neutrale Buono (LB, NB, CB)
Reame: Elysium, Amoria, Casa del Valore
Domini: Bene, Guerra, Oracolo, Pianificazione, Protezione
Dominio planare: Elysium
Arma preferita: Spada bastarda
Simbolo: Un carro con ali nere
Tramiti conosciuti:

Anche se è spesso visto come il dio della guerra, Kuan-ti è un potere della pace. Il suo vero amore è per la diplomazia, per gli accordi dettagliati con cura che conducono alla felicità per entrambi i contraenti. Si dice che solo quando le due fazioni non sono in grado di trovare un compromesso (un giorno triste ai suoi occhi) il dio diventi un vero e proprio potere della guerra – e anche allora giudica con onestà quale dei due schieramenti meriti di vincere. Si dice che Kuan-ti si sia messo in testa di risolvere la Guerra Sanguinosa, che stia lavorando per far in modo che baatezu e tanar’ri smettano di combattere e giungano ad accordo reciprocamente vantaggioso – e, naturalmente, sta cercando di evitare che gli Immondi mettano al sacco i Piani Superiori una volta che avranno smesso di farsi la guerra. Se riuscisse in una simile impresa la sua fama crescerebbe a dismisura e potrebbe addirittura venire promosso. Il reame di Kuan-ti ad Elysium si chiama Casa del Valore. Un’aria serena pervade le strade delineate da filari alberati, il cui schema forma un regolare mosaico per tutto il reame. Qualsiasi disaccordo deve venir lasciato fuori dal reame. È filosoficamente impossibile qui, per un mortale, farsi prendere dall’ira o sguainare un’arma.
On Hallowed Ground – 152
Kuan Yin
Divinità Maggiore; "Madre della Misericordia, Madre della Compassione, Colei che Ascolta i Lamenti del Mondo, Portatrice di Bambini";
Allineamento: Legale Buono (LB, NB)
Reame: Monte Celestia, Solania, il Giardino del Loto
Domini: Bene, Carità, Guarigione, Famiglia, Legge
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Bambino su fiore di loto
Tramiti conosciuti: Han Chung-li, umano maschio

Kuan Yin è uno dei più popolari poteri Cinesi, in quanto è la dea della pietà. Lotta costantemente per alleviare le sofferenze di tutti i tipi, ed ama soprattutto salvare i marinai naufragati, curare i malati e proteggere le donne e i bambini in pericolo. Il suo cognome, Sung-Tzu-Niang-Niang (Portatrice di Bambini) riflette il suo ruolo di dea della fertilità. In questo ruolo rende fertili le donne sterili e consegna le anime ai nuovi nati. Infine si dedica anche alla compassione e alla pace, specie quando riguardano donne e bambini. Kuan Yin appare come una donna slanciata vestita di bianco, e a volte invia i suoi avatar per impedire atti di violenza verso i bambini, punendo severamente l’aggressore senza tuttavia scriverlo sul libro dei morti. Il reame di Kuan Yin, il Giardino del Loto, si trova sul quarto strato di Monte Celestia, su di una montagna adiacente al Ministero della Virtù di Chung Kuel.
Lao Tzu
Divinità Minore; "Venerabile Maestro, Supremo Signore";
Allineamento: Legale Neutrale (LN)
Reame: Piano Etereo, la Terra degli Immortali
Domini: Animale, Intuito, Legge, Meditazione
Dominio planare:
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Cerchio dello yin e yang
Tramiti conosciuti:

Lao Tzu è il leggendario filosofo che ha redatto il Tao-te-Ching, la base del pensiero religioso Taoista. Dopo aver finito questa meravigliosa opera, Lao Tzu è salito in groppa sul suo bufalo d’acqua verde, cavalcando via verso il tramonto – venendo di fatto accettato nella Burocrazia Celeste. Lao Tzu è ora venerato come il fondatore del Taoismo, e viene venerato dai filosofi mistici che sperano di ricevere aiuto per raggiungere la vera illuminazione. Lao Tzu è il patrono della conoscenza intuitiva e dell’illuminazione mistica, che distribuisce con parsimonia. Il potere ama visitare i suoi templi sotto forma di avatar e testare i suoi fedeli, e trascinarli in discussioni filosofiche per testarne le conoscenze.
Lei Kung
Divinità Intermedia; "Duca dei Fulmini";
Allineamento: Legale Malvagio (LN, LM, NM)
Reame: Acheronte, Avalas, Tuono Risonante
Domini: Castigo, Legge, Male, Rancore, Tempeste
Dominio planare: Acheronte
Arma preferita: Martello da guerra
Simbolo: Martello e scalpello
Tramiti conosciuti: Ammazza-Spiriti, gelugon maschio

Lei Kung è uno sgherro malvagio. È in carica per la gestione dei tuoni durante le tempeste e, più importante, si assicura che i ciordi che fanno qualcosa di sbagliato riesco a farla franca, non rimangano impuniti troppo a lungo. Anche se si occupa di tutto questo, Lei Kung si occupa delle zolle che vengono accusate di aver fatto qualcosa di sbagliato, che sia vero oppure no. Per lui fa lo stesso, fintanto che può dispensare punizioni. Il reame del potere è un luogo di chiasso e furia, centrato attorno alla sua oscura fortezza, il Palazzo Petardo, che fluttua su una grande nuvola tempestosa attraverso l’Acheronte. Molte zolle si rifugiano qui per sfuggire alle guerre che infuriano su cubi metallici del piano, ma i supplicanti di Lei Kung sono gente dura e sospettosa. Non aspettano altro di poter spiare qualcuno per trovare una scusa per punirlo. Di tanto in tanto i supplicanti lasciano il reame per eseguire missioni di vendetta, sapendo che in caso di morte si fonderanno con Lei Kung. La cosa potrebbe anche non essere vera, i supplicanti ci credono ciecamente.
On Hallowed Ground – 153
Liu
Divinità Intermedia; "Liu dei Cinque Cereali";
Allineamento: Neutrale Neutrale (LN, NB, NN, NM, CN)
Reame: Elysium, Eronia, Giardino della Grande Madre
Domini: Comunità, Equilibrio, Ingordigia, Tempo atmosferico, Vegetale
Dominio planare:
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Spighe dei cinque cereali unite assieme
Tramiti conosciuti: Shi Chang, umano maschio

Il Principe Celeste Liu è il potere Cinese dei campi e il sovrintendente dei Cinque Cereali: riso, orzo, miglio, sorgo e frumento. Oltre a supervisionare i vari dèi dei singoli cereali, è incaricato di interagire con gli dèi della pioggia, della grandine, degli insetti e degli altri fenomeni naturali in modo da garantire un’adeguata stagione produttiva. È un lavoro parecchio difficile visto che deve attentamente bilanciare i bisogni di ogni cereale, e contemporaneamente usare le arti diplomatiche e politiche per convincere i compagni dèi a non inviare troppa o troppo poca pioggia. I compiti di Liu lo tengono così occupato che anche davanti ad una catastrofe agricola, un adoratore ha poche possibilità di attirare la sua attenzione. Questo aumenta il prestigio e l’importanza dei suoi sacerdoti. Poiché lavora così duramente, Liu si offende facilmente se non vengono rispettati i riti in suo onore, il che potrebbe portare ad un raccolto misero. Liu abita nell’Elysium, ad Eronia, dove divide il Giardino della Grande Madre con Chauntea.
Lu Hsing
Divinità Intermedia; "Astro della Fama";
Allineamento: Legale Neutrale (LB, LN, LM)
Reame: Arcadia, Abelio, il Ministero delle Ricompense
Domini: Conoscenza, Inquisizione, Legge, Ricchezza, Temperanza
Dominio planare: Arcadia
Arma preferita: Mazzafrusto leggero
Simbolo: Daino
Tramiti conosciuti:

In quanto potere Cinese delle paghe e dei funzionari, Lu Hsing è spesso venerato dai burocrati ambiziosi. Da mortale, ha servito il fondatore della dinastia Han come un leale e onesto amministratore. Per questo, Shang-ti l’ha innalzato al rango divino e gli ha dato il compito di controllare l’equa distribuzione delle ricompense nella burocrazia mortale. Assieme a Fu Hsing e Shou Hsing, è uno dei tre dèi venerati da servitori pubblici in modo da ottenere una carriera prospera e una vita felice. Il suo interesse principale è assicurarsi che i burocrati che lavorano duro vengano ricompensati adeguatamente. È più interessato ai risultati che ai metodi, quindi le menzogne e i tradimenti non intralciano la carriera di un amministratore, fintanto che lavora per il bene dello stato. Tuttavia detesta la corruzione in ogni forma e punisce gli ufficiali che commettono un atto disonorevole per il tornaconto personale.
Shou Hsing
Divinità Intermedia; "Astro della Longevità";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN, CM)
Reame: Ysgard, Ysgard, il Frutteto dell’Immortalità
Domini: Caos, Destino, Fato, Rune, Tempo
Dominio planare: Ysgard
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Pesca
Tramiti conosciuti:

Shou Hsing è il potere Cinese della longevità e l’arbitro della durata della vita. Possiede una serie di tavole su cui ha scritto la data di morte di ciascuno. Anche se queste date sono letteralmente incise nella pietra, e sono teoricamente immutabili, di tanto in tanto il dio “interpreta le scritture” e cambia le date in maniera favorevole per chi lo tratta bene. Nella sua vera forma, Shou Hsing è un uomo anziano, con barba e sopracciglia bianchissime, ed una enorme testa pelata a forma di uovo. Si sostiene con un grande randello grezzo e porta con sé una P’an T’ao – una delle pesche dell’immortalità. Il reame del dio, il Frutteto dell’Immortalità, si trova ad Ysgard. Li, fa a turno per sorvegliare i frutti dell’immortalità con Idun del pantheon Norreno. Shou Hsing controlla le pesche reclamate dalla Burocrazia Celeste, mentre Idun governa le mele dorate dei Norreni. Shou Hsing vaga per il reame quando il suo turno di guardia è finito, mentre Idun raramente lascia la sua dimora.
Sung Chiang
Divinità Intermedia; "La Piovra dalle Mille Braccia";
Allineamento: Neutrale Malvagio (LM, NM, CM)
Reame: Gehenna, Khalas, Palazzo delle Lacrime
Domini: Bramosia, Inganno, Male, Orgoglio, Ricchezza
Dominio planare: Gehenna
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Pugnale che attraversa un bracciale d’argento
Tramiti conosciuti: Roc, kelubar maschio; Smol, farastu maschio

Sung Chiang è uno dei poteri più pericolosi del multiverso. Non molto tempo fa era un semplice mortale, ma fu divinizzato dopo aver reso pubblica la corruzione del suo mondo. Ha impiegato soltanto pochi millenni per raggiungere il rango di potere intermedio, e per far ciò ha camminato sulla faccia di un mucchio di sgherri. In quanto patrono dei ladri, il dio dalle molte braccia ha fatto del furto la sua professione, ed una delle cose di cui preferisce appropriarsi è lo spazio dal reame degli altri poteri. Proprio così – Sun Chiang riesce a rubare piccoli pezzi dai reami degli altri dèi, minuscole porzioni la cui assenza non viene mai notata, e ad aggiungerli al suo maestoso Palazzo delle Lacrime. Ogni sgherro che si avvicina al palazzo dalla forma nautiloide ha la sgradevole sensazione di diventare sempre più piccolo, mentre il palazzo stesso cresce di dimensioni. L’enorme struttura è solo una delle parti del reame. Il resto include due cappelle minori per i supplicanti del dio ed un enorme mercato esterno dove può venir trovato qualsiasi oggetto esistente (ma ovviamente si tratta sempre di roba rubata). L’area è delimitata da grandi cancelli con golem guardiani.
On Hallowed Ground – 153
Yen-Wang-Yeh
Divinità Intermedia; "Capo Giudice dei Morti";
Allineamento: Legale Neutrale (LB, LN, LM)
Reame: Terre Esterne, Palazzo del Giudizio
Domini: Legge, Morte, Pazienza, Pianificazione, Riposo
Dominio planare:
Arma preferita: Spada lunga
Simbolo: Un elmo avvolto da un nastro
Tramiti conosciuti: Pao, umano maschio (Occhio della Mente)

Yen-Wang-Yeh è un fedele burocrate e fa il suo lavoro con la massima efficienza – il che probabilmente spiega la sua totale assenza di senso dell’umorismo. Vedi, egli classifica gli spiriti dei mortali che venerano il pantheon e li invia alla loro ricompensa finale. Sta a lui assicurarsi che uno spirito legale buono raggiunga Monte Celestia mentre chi persegue il male finisca nel giusto Piano Inferiore. Certo, ogni qual volta Yen-Wang-Yeh si reca a Mechanus per fare rapporto alla Burocrazia Celeste, qualche spirito sfugge ai suoi controlli e vaga senza meta per i piani. La verità è che gli assistenti del dio non fanno il loro lavoro come si deve e vengono sostituiti piuttosto spesso (anche se Pao, che registra diligentemente le assegnazioni di tutti gli spiriti, serve benone il suo padrone). Il Palazzo del Giudizio è un posto enorme e tentacolare, pieno di uffici, gabinetti e schedari traboccanti di pergamene. Ogre magi e altre bizzarre creature servono come guardie ed esaminatori degli spiriti, e nessun visitatore è ammesso nel palazzo senza una guida (o guardia) ufficiale. Il reame è stucchevolmente noioso, e le cose vanno talmente per le lunghe che spesso persino i supplicanti tagliano la corda.
On Hallowed Ground – 153

Divinità Vediche

Oh, non avresti dovuto farlo...
Un avatar della dea Kalì, al babbazzo che l'ha appena "uccisa"

In quanto poteri di una delle più longeve culture mai esistite nei Mondi Primi, gli dèi del Pantheon Indiano (più comunemente noto come pantheon Vedico) sono piuttosto avanti sulla strada della forza e della trascendenza. I loro pensieri sono un mistero persino per i poteri con il dono dell'empatia e della conoscenza. La verità è che gli dèi Vedici hanno intessuto la propria intricata ma ordinata tela attraverso così tante sfere che perfino i conta-fagioli della Confraternita dell’Ordine hanno quasi rinunciato a comprenderli. Ma ecco il dettaglio più interessante del pantheon (per lo meno per quanti si interessano di simili faccende): dietro alla molteplicità di poteri giace una forza che attraversa tutto ciò che esiste, il sognatore del pantheon da cui si originano tutti i sogni – Brahma. Per conoscere questo spirito i fedeli Vedici rivolgono le proprie attenzioni dentro sé stessi, cercando di trovare la reale essenza dell'anima e il proprio posto nel multiverso. Non è un segreto che i più grandi eroi delle terre ove il pantheon opera siano saggi meditativi e contemplativi, piuttosto che spaccaossa che agiscono senza pensare.

I saggi credono che sia Brahma – l’incarnazione di tutto – a far in modo che gli dèi del pantheon condividano il proprio potere. Quindi, se un potere perde un supplicante a favore di un altro potere a causa del ciclo delle reincarnazioni, non si tratta di una vera perdita. Questa condivisione irrita gli altri poteri dei piani: essi non riescono a capire come un qualsiasi pantheon possa sacrificarsi in favore di un potere maggiore (o qualsiasi cosa sia realmente Brahma).

Brahma
Divinità Maggiore; "Hiranyagarbha, Prajapati, Il Creatore, Il Possente";
Allineamento: Neutrale Neutrale (-)
Reame: Sconosciuto
Domini:
Dominio planare:
Arma preferita:
Simbolo: Volto a quattro facce
Tramiti conosciuti:

Brahma, il misterioso e distante capo del pantheon Vedico, è la divinità predisposta all’emanazione e alla creazione dell’universo materiale. È lo spirito del mondo che abbraccia tutta l’esistenza, e l’essenza divina che è nascosta in tutte le creature, e di cui tutte le creature fanno parte – o così si dice. Tutto ciò che esiste è una semplice manifestazione di Brahma, che ha tutti i poteri posseduti da tutti gli dèi e i mortali nel pantheon Vedico. Se ciò fosse vero, allora i poteri del pantheon non sarebbero che semplici tramiti di Brahma. Si dice che sia emerso da un uovo dorato generato dall’acqua primordiale e abbia pronunciato i veri nomi “bhur”, “bhuvah” e “svark”, creando in tal modo la terra, l’aria e il cielo. Dopo aver generato il cosmo, Brahma l’ha più o meno lasciato a se stesso (o, più precisamente, a Vishnu). Questo potere trascendente non sembra voler interferire con la sua creazione, e non ha dogmi né aree di influenza – o forse i suoi dogmi e domini comprendono semplicemente tutto ciò che esiste.
Brihaspati
Divinità Intermedia; "Insegnante degli Dèi";
Allineamento: Legale Buono (LB)
Reame: Monte Celestia, Lunia, Nettare della Vita
Domini: Bene, Conoscenza, Legge, Meditazione, Misticismo
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Arco lungo
Simbolo: Piuma e pergamena
Tramiti conosciuti: Chandra Mahatman, umana femmina

Brihaspati è il potere della saggezza e della conoscenza terrena nel pantheon Vedico, colui che costantemente esorta gli altri poteri ad assolvere ai propri doveri divini. Allo stesso tempo, è anche il rosso che ricorda ai mortali che gli dèi hanno bisogno di fede per sopravvivere, e che i fedeli devono mantenere vivi i propri pantheon. Spingendo la gente a prestare attenzione ai rituali, Brihaspati non solo gioca un ruolo importante nel mantenere forti gli dèi Vedici, ma aiuta anche i mortali ad elevarsi a più alti livelli di consapevolezza. Il suo reame, il Nettare della Vita, è un luogo di studio ed apprendimento, una terra calma e contemplativa di monti, valli e frutteti. Si dice che i servitori di Brihaspati abbiano trascritto tutta la conoscenza mai accumulata dai seguaci del dio, e la conservino in una grande libreria, protetta nelle montagne. Ovviamente le informazioni non sono gratuite; uno sgherro dovrà pagare per lo meno 100 grane al giorno per accedere alle conoscenze accumulate.
Indra
Divinità Indra; "Il Primo Regnante, Il Cielo, La Tempesta, L’Uccisore di Demoni";
Allineamento: Caotico Malvagio (CM)
Reame: Limbo, Swarga
Domini: Acqua, Caos, Guerra, Male, Tempo atmosferico
Dominio planare:
Arma preferita: Arco corto
Simbolo: Elefante bianco
Tramiti conosciuti:
Agni
Divinità Intermedia; "Figlio della Fiamma";
Allineamento: Caotico Buono (CB)
Reame: Limbo, Swarga
Domini: Araldi, Bene, Caos, Celerità, Fuoco
Dominio planare:
Arma preferita: Ascia da battaglia
Simbolo: Fiamme
Tramiti conosciuti:
Vayu
Divinità Minore; "Fiato Mutevole";
Allineamento: Caotico Neutrale (CN)
Reame: Limbo, Swarga
Domini: Caos, Distruzione, Uragani, Vita
Dominio planare: Limbo
Arma preferita: Colpo senz'armi
Simbolo: Alberello che si piega nel vento
Tramiti conosciuti:

Indra, Agni e Vayu non sono gli unici poteri caotici del pantheon Vedico, ma ciò nonostante sono conosciuti come i Tre Dèi del Caos. Questo perchè sono dèi dall’indole imprevedibile, patroni delle forze elementali, e perché hanno eretto la propria dimora nel turbinio del Limbo. Curiosamente, i loro allineamenti coprono l’intero spettro del caos (bene, neutralità e male) – ovviamente questi poteri conoscono bene la Regola del Tre. Il trio domina un reame privo di confini e di elementi comuni, chiamato Swarga, un luogo che contiene poco più che tempeste casuali, fiamme rabbiose e venti ululanti. Se si incontra qualcosa che sembra permanente, è molto probabile che sia stata eretto al solo scopo di venir distrutto. Gli Anarchi Gitzherai si tengono alla larga da Swarga: cercare di imporre la volontà dei mortali sul reame attira l’ira distruttiva degli stessi dèi che lo abitano. I palazzi dei tre poteri sono permanenti come qualsiasi altra cosa che entra a Swarga, ma anche essi scorrono e mutano, di tanto in tanto. La dimora di Indra è una gigantesca massa di marmo coperta con iscrizioni del dio, e la terra circostante è tempestata da pioggia costante. Lì vicino ruggiscono le fiamme eterne del castello di Agni, un incendio devastante che consuma ogni cosa. Si dice che solo gli sgherri specificatamente benedetti da Agni possano entrare nel palazzo ed uscirne indenni; persino gli altri poteri evitano l’area. Infine c’è il palazzo delle nubi di Vayu, dove i venti possono essere gentili come una piuma o furiosi come una burrasca. Una zolla che vuole raggiungere il palazzo di Vayu dovrà ottenere l’aiuto dei servitori Asura che il potere ha accumulato nel corso degli anni.
Kalì
Divinità Maggiore; "La Madre Nera";
Allineamento: Caotico Malvagio (CM)
Reame: Abisso, 643° strato, Caverne del Teschio
Domini: Caos, Distruzione, Male, Morte, Vita
Dominio planare: Abisso
Arma preferita: Scimitarra
Simbolo: Teschio
Tramiti conosciuti: variano molto, molto rapidamente

La dea Kalì è una contraddizione. È la creatrice e la distruttrice, la costruttrice e la demolitrice. Dona vita ai figli con il solo scopo di divorarli, prende con se un marito e dunque lo assassina. È una madre animata da duplice odio e amore, un potere brutale ed al tempo stesso gentile, che manifesta la bellezza della vita e della morte mentre le fa a pezzi – letteralmente. Nel suo reame, le Caverne del Teschio, non c’è morte: qualsiasi supplicante che muore rinasce immediatamente, in modo che possa vivere per uccidere ancora. Lo stesso reame è un’intricata ragnatela di cunicoli che si aprono e chiudono secondo il desiderio di Kalì, un luogo di roccia nera e tetre caverne illuminate da torce tremolanti che rilucono debolmente nell’aria stantia. I canti si susseguono giorno e notte, decantando Kalì come la più alta forma possibile di divinità, e i mormorii echeggiano attraverso i vari tunnel in maniera inquietante. Si dice che ogni babbazzo che desideri entrare nelle Caverne del Teschio faccia meglio a guardarsi le spalle. I supplicanti uccidono qualsiasi creatura che incontrano, offrendola in sacrificio a Kalì su altari incrostati di sangue. I tramiti sono i peggiori; sono a guardia dei portali che conducono al di fuori del reame, e nessuno può andarsene senza aver prima ucciso un guardiano. Si dice che un omicidio particolarmente brutale attiri l’attenzione della stessa Kalì e che, se impressionata, la dea elevi l’assassino allo stato di suo tramite.
Karttikeya
Semidio; "Figlio delle Kṛittikā, Nato tra le Canne, il Sei Facce";
Allineamento: Caotico Buono (CB)
Reame: Ysgard, Ysgard, le Sorti della Guerra
Domini: Bene, Caos, Esercito, Guerra
Dominio planare:
Arma preferita: Lancia
Simbolo: Pavone
Tramiti conosciuti:

Karttikeya, figlio di Shiva nonché semidio della guerra, è un tagliaccio temibile, dotato di sei teste e dodici braccia, ed armato di dieci spade. Si dice che sia stato concepito appositamente per sconfiggere il demone Tarakasura, nonché i baatezu e i rakshasa ovunque si trovano. Il potere scende in battaglia a cavallo di un pavone dalle piume metalliche, il cui becco colpisce con la velocità dei fulmini. Karttikeya viene venerato unicamente dai maschi – e i suoi sacerdoti sono solo maschi – e, bizzarramente, è considerato sia un filosofo guerriero che un protettore dei ladri. Il suo reame, chiamato le Sorti della Guerra, è un tempio che sorge su di un isola al centro di un lago di latte, in quel di Ysgard.
Lakshmi
Divinità Minore; "Amante del Loto, La Risplendente";
Allineamento: Caotico Buono (CB)
Reame: Monte Celestia, Mercuria, il Loto Divino
Domini: Bene, Fortuna, Misticismo, Ricchezza
Dominio planare:
Arma preferita: Colpo senz’armi
Simbolo: Fiore di loto
Tramiti conosciuti:

Lakshmi è la dea della fortuna, della bellezza e della ricchezza – intesa non solo in senso monetario, ma anche nell’attributo generale dell’abbondanza e prosperità – e colei che dona tutte le comodità materiali ai mortali. In misura minore è anche associata alla fertilità, alla luce, alla saggezza e al destino, nonché alla purezza, alla santità e alla conoscenza divina. Nata dal lattiginoso oceano versato dagli dèi e dai demoni, è stata data in dono a Vishnu, di cui è consorte. È legata al fiore di loto, una pianta che nasce dal fango ma fiorisce sulla superficie dell’acqua, simbolo di trascendenza dalle limitazioni del mondo. Non è un caso, per l’appunto, che abbia l’aspetto di una bellissima donna dalla pelle dorata seduta su un fiore di loto, con dei fiori in due delle sue quattro mani. Lakshmi è tradizionalmente venerata dagli uomini d’affari, dai mercanti e dai commercianti, e i rituali in suo nome sono solitamente celebrati con grande sfarzo. Abita a Monte Celestia, in un reame chiamato il Loto Divino. Si dice che il suo dominio sia un grande tempio a gradoni, ricoperto da fiori di loto che non appassiscono mai.
Mitra
Divinità Intermedia; "Luce della Benedizione";
Allineamento: Legale Buono (LB)
Reame: Monte Celestia, Mercuria, Fuoco Dorato
Domini: Bene, Comunità, Legge, Patto, Radiosità, Vegetale
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Scimitarra
Simbolo: Albero dentro un sole
Tramiti conosciuti: Penemue, arconte trono maschio

Se Brihaspati spinge gli sgherri a lottare per il bene comune, Mitra è quello che dà loro la motivazione per farlo. È gemello di Varuna (la divinità dell’ordine cosmico) e usa la purezza del fratello per arrivare al cuore dei problemi e generare comprensione. Nessuno si meraviglia, quindi, che sia diventato un altro dei poteri del sole di questo pantheon – specificamente, un dio disponibile che splende e riscalda, nutrendo con la propria luce le amicizie e i contratti. Il reame di Mitra è chiamato Fuoco Dorato, e si trova sul secondo strato del Monte Celestia. Il reame, condiviso con il proprio compatriota Surya, è dedicato interamente al sole. Mitra comanda la città chiamata Pashrita, un luogo di apprendimento ed educazione. Il borgo è pieno di astrologi e uomini saggi che spendono ore interminabili a dibattere sul significato dei moti degli astri e come tutto sia collegato alla grande maya, il sogno del cosmo.
Puchan
Divinità Intermedia; "Il Prosperatore";
Allineamento: Neutrale Buono (NB)
Reame: Terre Bestiali, Brux, Buon Riposo
Domini: Bene, Comunità, Protezione, Patto, Viaggio
Dominio planare: Terre Bestiali
Arma preferita: Lancia corta
Simbolo: Lancia dorata
Tramiti conosciuti:

Puchan è il potere Vedico che guida e sorveglia i viaggiatori, fa entrare i morti al reame di Yama, conduce gli uomini alla ricchezza o li allontana dai problemi, e mostra i pastori dove trovare buoni pascoli per le proprie greggi. Vedi, è un potere molto apprezzato, perché fa in modo che tutte le cose siano in buone relazioni con le altre, benedicendo i matrimoni, proteggendo gli uomini da chi vuole sfruttarli, e determinando chi dev’essere cibo e chi dev’essere a mangiarlo. Puchan appare come un uomo comune che impugna una lancia dorata. È un potere benevolo che cerca di aiutare i mortali mettendoli nelle giuste relazioni con l’ambiente circostante. In quanto protettore dei viaggiatori, si trova spesso in conflitto con Kalì, i cui sacerdoti catturano spesso i babbazzi per i propri sanguinosi rituali. In effetti, Puchan è particolarmente disturbato dalla Madre Nera, che considera una contorta manifestazione dell’ordine cosmico. Il suo reame, Buon Riposo, può venir trovato a Brux, il secondo strato delle Terre Bestiali. Il suo sacerdote più noto è Duprak Jarneesh, uno dei Signori Dorati di Sigil.
Ratri
Divinità Minore; "Regina della Notte, l’Ombra Gentile";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN, CM)
Reame: Grigie Distese, Niflheim, Oscurità della Notte
Domini: Caos, Illusione, Notte, Ombre
Dominio planare:
Arma preferita: Spada corta
Simbolo: Sagoma di donna
Tramiti conosciuti: nessuno (si tengono ammantati)

Ratri non è il tipico potere della notte: è mutevole e caotica e non è ben chiaro cosa diavolo ci faccia il suo reame nelle Grigie Distese. Solo perché crede nell’oscurità non significa che non sia in grado di apprezzare la luce, e solo perché qualche ladro la venera, non vuol dire che lo facciano tutti. A Ratri, in realtà, non interessa l’identità dei suoi fedeli, ma piuttosto cosa essi fanno nell’oscurità. Se un babbazzo la offende, lei lo illumina con un’aura di luce fino a che non viene fatto fuori (o non fa ammenda). Ratri è una buona amica di Ushas (il potere dell’alba) e Savitri (il potere del giorno); si dice che i tre dèi abbiano costruito le ore della vita. Ratri mantiene anche relazioni cordiali con Shar e Mask, due divinità del Toril che abitano le Grigie Distese, ma non intende allearsi con loro. Si dice che Mask sia interessato ai suoi poteri, e ciò la spinge a tenerlo a distanza. Sfortunatamente Ratri non va d’accordo con Surya – lui è il dio della luce, lei il potere della notte. “Che i due non si incontrino mai”, così recita il poeta, e nessuno sa, in effetti, cosa i due poteri pensino l’uno dell’altra. Visto che le loro aree di influenza sono l’una opposta all’altra, un mortale può solo dedurre che i due poteri abbiano una qualche sorta di rivalità. Il reame di Ratri è uno dei luoghi più sicuri dalla risucchiante influenza delle Grigie Distese, ma è praticamente impossibile da trovare. La dea sposta la propria dimora per le Distese e la tiene nascosta dai poteri malvagi che la userebbero per le proprie nefande macchinazioni. Persino i supplicanti fanno fatica a trovare il reame. Se non altro il reame stesso agisce come un magnete per i loro spiriti, attirandoli alla corte della dea (sempre che prima non vengano fatti a pezzi da qualche immondo delle Guerre di Sangue).
Rudra
Divinità Intermedia; "Signore degli Animali";
Allineamento: Neutrale Malvagio (NM)
Reame: Mechanus, il Focus dell’Energia
Domini: Animale, Castigo, Male, Pestilenza, Tempeste
Dominio planare:
Arma preferita: Arco lungo
Simbolo: Arco nero
Tramiti conosciuti: i Marut

I saggi dicono che un tempo esistevano molteplici Rudra, forze create per un particolare scopo – emanate dal potere dotato del medesimo nome, che partivano da Mechanus, dalla torre luminosa chiamata Il Focus. Tuttavia, uno di questi Rudra – l’energia delle tempeste e delle malattie – lentamente scacciò gli altri dalla loro dimora o ne assorbì i poteri, ascendendo al rango divino per il quale è conosciuto tutt’ora: è un dio che non tollera imperfezioni tra gli altri dèi; è un vendicatore dei torti; un riequilibratore; colui che controlla l’istinto animale e che dona la forza per cambiare. Il Focus di Energia è una guglia di cristallo che si innalza dal cuore di uno dei più piccoli ingranaggi di Mechanus (l’ingranaggio in sé è diviso da un abisso pieno di marut, i tramiti d’ossidiana di Rudra). La guglia si è andata scurendo nel corso delle ere poiché è lentamente avvelenata dalle malattie di Rudra. Si dice che l’interno della torre fosse un posto di energia lenitiva e scintillante, ma ora sia avvolto da una fioca illuminazione orrida e decadente. Il Focus non è destinato a restare ancora a lungo a Mechanus.
Savitri
Divinità Intermedia; "Il Risvegliatore, Colui che rende vivo";
Allineamento: Neutrale Buono (NB)
Reame: Elysium, Amoria, Dominio del Sole Diurno
Domini: Bene, Purificazione, Radiosità, Rinnovamento, Vita
Dominio planare: Elysium
Arma preferita: Chakram
Simbolo: Sole pieno
Tramiti conosciuti:

Savitri (conosciuto anche come Savitar o Savitr), uno degli Aditya, è il potere del sole per tutta la durata del giorno. Rappresentato come un uomo con occhi, mani e lingua dorata, fa in modo che tutte le cose si mettano in moto e al lavoro, e muove il flusso delle maree, attraversando il cielo con il suo carro dorato. Come il suo complementare Surya, vede tutto ciò che succede sotto la luce del sole; a differenza di Surya, tuttavia, non è sempre un dio gentile – pare che abbia un brutto carattere e sia facile all’ira. A volte si infuria per ciò che vede, ed allora risplende con forza impietosa, oppure nasconde al mondo il suo glorioso volto. Disprezza i ladri, gli assassini e tutti quelli che conducono i propri affari di notte, e non aiuterà mai simili individui – anche se significa lasciare indietro altre zolle meritevoli. Può dare la vita a qualsiasi oggetto inanimato (persino un cadavere), può scacciare il marciume e il decadimento, e muovere qualsiasi oggetto a volontà. Si dice che quando un suo adoratore muore, ci sia una piccola possibilità che Savitri decida di riportarlo in vita. Il suo reame, il Dominio del Sole Diurno, può essere trovato ad Amoria, il primo strato dell’Elysium. Lì, un portale conduce alla città di Pashrita, nel reame di Mitra di Fuoco Dorato.
Shiva
Divinità Maggiore; "il Redentore, Nataraja, il Danzatore nelle Fiamme";
Allineamento: Neutrale Malvagio (NM)
Reame: Piano dell’Energia Negativa, il Vortice
Domini: Distruzione, Entropia, Male, Meditazione, Misticismo, Putrefazione
Dominio planare:
Arma preferita: Tridente
Simbolo: Testa di cobra
Tramiti conosciuti:

Shiva, il potere Vedico della distruzione definitiva, è in realtà piuttosto apprezzato dal resto del pantheon. Vedi, il suo dovere è fare a pezzi il multiverso in modo da renderlo in linea con lo spirito unificatore Vedico, eradicando la molteplicità che si è formata. Shiva non si considera malvagio – è semplicemente la distruzione incarnata. Per raggiungere il suo scopo ha cominciato a meditare in completa solitudine nel suo reame, il Vortice. Occasionalmente agisce per preservare la sua visione di annichilimento, e a volte protegge il multiverso che è destinato a distruggere. Vedi, quando una qualche forza minaccia di cambiare il corso del destino, Shiva deve intervenire per impedirlo, altrimenti millenni di meditazione andrebbero in fumo. Ovviamente, Shiva va parecchio forte tra i Custodi del Fato. Essi si radunano sotto la sua visione che l’ultima distruzione apre la via al vero cambiamento, e molti factotum stavano spingendo Pentar a rendere Shiva il dio ufficiale della Fazione. Altri dèi promuovono semplicemente il decadimento: Shiva promette di portare il cosmo alla sua gloriosa conclusione! Shiva non ha un reame propriamente detto... per lo meno uno che i mortali possano visitare. Tutti i babbi che viaggiano fino al Piano dell’Energia Negativa ed entrano nel Vortice sono istantaneamente distrutti (persino quelli protetti da un altro potere). Solo Shiva può decidere quando emergerà dal Vortice per ricevere i suoi ospiti. Egli non permette che la sua divina meditazione venga interrotta dal primo bollito che si crede degno di un'udienza – e ciò include i tramiti (infatti non ne ha nessuno). I sacerdoti di Shiva diffondono la parola dell’unione tramite la distruzione.
Soma
Divinità Intermedia; "Goccia Luminosa, il Profeta, il Bevitore, l'Illusionista";
Allineamento: Caotico Buono (CB)
Reame: Ysgard, Ysgard, Portali della Luna
Domini: Caos, Bene, Oracolo, Luna, Vegetale
Dominio planare: Ysgard
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Mezza luna
Tramiti conosciuti:

Soma è il potere Vedico della luna e del succo di soma (estratto dalla medesima pianta) nonché signore delle stelle e delle piante (poiché è contrapposto alla calda luce solare). Egli si manifesta nella pianta di soma, da cui si ottiene un potente succo che provoca allucinazioni, conferisce potere divino, longevità e visioni precognitive. Incita i suoi protetti a sfuggire dal triste mondo materiale nei sogni, a cercare i misteri della consapevolezza liberata dai freni inibitori e ad usarli per alleviare le sofferenze dei meno fortunati che ancora non hanno trovato la via per la vera percezione. Soma rafforza non solo i mortali, ma anche gli dèi: grazie a lui Indra fu in grado di uccidere il demone Vratasura. Anche se generalmente benevolo, il potere è piuttosto vanitoso ed orgoglioso. È un grande collezionista di oggetti d’arte, poiché crede che queste cose lo rappresentino bene. Soma divide suo reame, chiamato i Portali della Luna, ad Ysgard, con Selûne di Toril.
Surya
Divinità Intermedia; "il Sole, il Dorato, La Luce Eccellente";
Allineamento: Legale Buono (LB)
Reame: Monte Celestia, Mercuria, Fuoco Dorato
Domini: Bene, Guarigione, Fortuna, Legge, Sole
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Spada corta
Simbolo: Mezzo sole
Tramiti conosciuti: Penemue, arconte trono maschio

In quanto completa incarnazione del Sole, si dice che Surya racchiuda nella propria essenza tutti gli altri dèi solari. Non è ben chiaro se ciò significhi che “letteralmente” li contiene, se ogni dio sia in realtà una manifestazione di Surya, o se il sole sia composto da differenti divinità distinte. Quale che sia la verità, Surya fa in modo che il giorno cominci e finisca in maniera corretta. Surya guarisce le malattie, porta fortuna ai fedeli ed è anche il potere della luce e del calore solare. Ciò è riflesso dal reame ricco e fertile che condivide con Mitra; è costantemente caldo, persino rovente, e quei babbazzi che cercano di nascondersi nell’oscurità semplicemente smettono di esistere fino a che non sono nuovamente colpiti dalla luce. Questa scomparsa è chiamata “eclissi”, e può essere resa permanente secondo la volontà di Surya. Coloro che sperano di commettere atti malvagi nell’oscurità vengono fatti sparire una volta per tutte. Surya, come Mitra, apprezza l’apprendimento al di sopra di tutto. Tuttavia abbraccia principalmente la conoscenza dello spirito, dove un mortale può veramente crescere. Egli è il bagliore dell’illuminazione che porta un mortale più vicino all’unione con Brahma, la forza unificante del multiverso.
Tvashtri
Semidio; "l'Artefice, Costruttore Celeste, Signore del Ventre";
Allineamento: Caotico Buono (CB)
Reame: Terre Esterne, Laboratorio di Tvashtri
Domini: Artigianato, Bene, Conoscenza, Caos
Dominio planare:
Arma preferita: Pugnale
Simbolo: Una girandola sorretta da una verga di giada
Tramiti conosciuti:

Uno degli Aditya, Tvashtri è principalmente il patrono delle invenzioni e delle creazioni. Si dice che nei tempi antichi creò un figlio che potesse sostituire Indra nella sua posizione di Re degli Dèi. Quando il geloso Indra lo uccise, Tvashtri creò un mostro così potente che Indra stesso dovette ricorrere al sotterfugio per sconfiggerlo. Patrono degli artigiani, architetti e inventori, Tvashtri spinge i suoi fedeli a ricercare segreti sconosciuti, idee inaspettate e nuovi metodi per ottenere nuovi obiettivi: si aspetta che i suoi sacerdoti siano sempre pieni di risorse e risolvano i problemi in modo originale. Il fatto è che crede che i suoi protetti migliorino tramite l'apprendimento e le creazioni. Tvashtri passa la maggior parte del tempo nel suo laboratorio, nelle Terre Esterne, dove forgia le armi per gli altri dèi. Si dice che il tagliaccio le abbia incantate in modo da non poterne essere ferito.
Ushas
Divinità Intermedia; "Vita di tutte le Vite, Respiro di tutti i Respiri, Alba Sfuggente, la Signora della Luce";
Allineamento: Legale Buono (LB)
Reame: Elysium, Eronia, Gloria del Mattino
Domini: Bene, Esorcismo, Legge, Radiosità, Rinnovamento
Dominio planare:
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Sole che sorge
Tramiti conosciuti: Allain Cremisi, umano maschio

Ushas, il potere Vedico dell’Alba, incarna la forza della luce che rinasce e scaccia le tenebre e il male. Ogni mattina, la luminosa e perennemente giovane figlia dei cieli, allontana gli spiriti malvagi che infestano la notte, sveglia gli dèi e tutte le creature viventi, e quindi apre i cancelli del cielo per permettere a Surya di entrare nel mondo. Nessuna creatura malvagia può avvicinarsi entro 100 miglia da Ushas, ed ella ha anche il potere di reincarnare ogni creatura vivente in un altro corpo di sua scelta, di risvegliare qualsiasi creatura da qualsiasi tipo di sonno, e di aprire qualsiasi porta o cancello. Nella sua vera forma, Ushas è una bellissima donna dalla pelle chiara. È nemica del caos, della confusione e dell’oscurità e spinge i suoi fedeli ad abbracciare l’ordine cosmico e morale, a celebrare ogni nuovo giorno come un dono degli dèi. Ushas non solo porta luce ai mortali assonnati, ma anche speranza, gioia, ricchezza e tutte le cose buone. Divide il suo reame ad Eronia, Gloria del Mattino, con Lathander. Le sue sacerdotesse – questa dèa accetta solo femmine nella sua chiesa – celebrano l’arrivo del nuovo giorno con danze e musica.
Varuna
Divinità Intermedia; "l'Occhio Onnisciente della Notte, Vero Giudice";
Allineamento: Legale Neutrale (LN)
Reame: Mechanus, l’Occhio Vigile
Domini: Castigo, Cielo, Inquisizione, Legge, Patto
Dominio planare: Mechanus
Arma preferita: Mazza pesante
Simbolo: Nubi
Tramiti conosciuti:

Varuna è il garante dell’ordine cosmico (Rta), fisico e morale, è la personificazione della legalità ed il signore del cielo. Spinge i suoi fedeli a rispettare chi detta le leggi e ad essere grati all'ordine celeste che sostiene il mondo, poiché nessun segreto è al sicuro dal suo sguardo e nessun torto rimarrà impunito. Varuna è il protettore dei patti e il giudice divino, il definitivo dispensatore di giustizia – colui che detta le leggi e le fa rispettare. Un osservatore costante delle azioni umane, Varuna è così attento e severo nello svolgere i suoi compiti che le creature che violano i suoi precetti possono star certe di venir punite – il che lo rende il più temuto degli dèi del pantheon Vedico. Tramite le sue innumerevoli spie – le stelle – Varuna vede e sente tutto, quindi è impossibile nascondergli qualcosa. Disprezza specialmente gli spergiuri di allineamento legale, e non perde un’occasione per punirli – ma questo non si applica per gli spergiuri caotici o neutrali. Il suo reame, l’Occhio Vigile, occupa un intero ingranaggio a Mechanus, un disco liscio come il riflesso lunare, collegato con gli ingranaggi di Rudra e Yama.
Vishnu
Divinità Maggiore; "il Preservatore, Chu Ta, Nutritore della Vita";
Allineamento: Legale Buono (LB, NB)
Reame: Monte Celestia, Mercuria, il Loto Divino
Domini: Bene, Gloria, Legge, Protezione, Sole
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Mazza
Simbolo: Sole, conchiglia, loto, mazza
Tramiti conosciuti: Anaghat Singh, umana femmina; Krishan, umano maschio

Il potere più venerato del pantheon, si crede che Vishnu sia uno di quelli che impediscono al male di trionfare sul bene. La cosa bizzarra è che Vishnu non prova alcuna antipatia per i poteri malvagi del suo pantheon e riserva la sua furia per quei mortali ed immondi che attraversano i piani seminando distruzione. Ancora più strano, anche se è chiamato Il Preservatore, Vishnu è un buon amico di Shiva, e qualcuno dice che i due poteri siano differenti aspetti della stessa entità divina. Si dice che Vishnu invii i suoi avatar nel Primo ogni qual volta è in pericolo la morale, l’ordine o la giustizia. Forse ciò era vero durante la sua giovinezza, ma ora il potere concede ai mortali un poco più di libertà nel risolvere i propri problemi. Di tanto in tanto ricorre ancora alle sue abilità per rendere una qualsiasi creatura incapace di commettere atti di violenza. Il suo reame a Monte Celestia è il Loto Divino, un luogo dove nulla cade a pezzi prima che sia giunto il suo tempo. I supplicanti sono tutti giovani e forti, dotati di un intelletto affilato dall’illuminazione spirituale e mentale. Coloro che non sono dotati di una mente sufficientemente sveglia non giungono al reame come umani; diventano invece animali e rinascono nella ruota karmica. Qualcuno ritiene che Vishnu sia il capo del pantheon Vedico; altri danno l’onore ad Indra. In ogni caso non è cosa segreta che Vishnu abbia cominciando ad intessere qualche relazione con gli altri poteri del multiverso. Forse li sta solo preparando alla distruzione di tutto ciò che esiste poiché la meditazione di Shiva sta per giungere al termine.
Yama
Divinità Intermedia; "il Primo dei Morti, Il Controllore, La Morte Rossa";
Allineamento: Legale Neutrale (LN)
Reame: Mechanus, Yamasdena
Domini: Castigo, Conoscenza, Legge, Morte, Riposo
Dominio planare: Mechanus
Arma preferita: Lasso
Simbolo: Mazza rossa
Tramiti conosciuti: Talandra la Luminosa, umana femmina

Si dice che Yama sia il primo mortale ad essere morto. Yama giudica gli spiriti dei morti mentre si preparano a nuova vita attraverso il ciclo dell’esistenza. Egli può vedere l’intera vita di qualsiasi sgherro con una semplice occhiata, ed assegna allo spirito in questione una nuova incarnazione, in accordo al modo in cui ha vissuto. La maggior parte sono inviati per un breve tempo ai reami dei rispettivi dèi, e quindi si reincarnano nel Primo Piano Materiale. Solo quelli che si sono scrollati di dosso il bagaglio della ruota karmica sono esenti dal giudizio di Yama. Il dio è molto intelligente, ed ha inventato armi per tutto il pantheon Vedico, oggetti specifici per le loro sfere. Non si cura di incarichi al di fuori del Pantheon, anche se Yen-Wang-Yeh della Burocrazia Celeste si ferma di tanto in tanto a Yamasdena per discutere di faccende di reciproco interesse. In quanto uno degli Aditya (i figli dell’ormai scomparsa Aditi), Yama ha a che fare principalmente con i suoi fratelli e sorelle: Surya, Savitri, Puchan, Rudra, Tvashtri, Vishnu, Mitra e Varuna. Il suo reame, non molto distante dall’ingranaggio che ospita il Focus di Rudra, è circondato da un fiume di sangue chiamato Vaitarani. Un supplicante che desidera raggiungere il reame di Rudra deve guadare il fiume; durante l’attraversata si macchia di tanto sangue quanto è il debito karmico che ha accumulato in vita. Questo segno aiuta Yama a determinare dove lo spirito dovrà andare.

Divinità Giapponesi

Si dice che i seguaci di questo panteon siano isolani, gente civilizzata che di tanto in tanto indulge nel barbarismo. Hanno stabilito una dinastia con tradizioni che mettono in ombra le culture più elaborate, e si aspettano che gli altri mortali lo riconoscano. Tuttavia sanno anche come adattarsi, e questo è precisamente il motivo per cui i loro poteri sono ancora attivi tra i piani – almeno secondo la cantata. Forse non solo riescono ad adattarsi al pensiero comune, ma adattano anche il pensiero comune ai propri desideri. È il principio dell’Unità degli Anelli – qualcosa che questo pantheon capisce molto bene.

L'abilità politica e la sottigliezza dei fedeli di questo pantheon sono incredibili. Il grado di inclinazione assunto dal capo mentre uno sgherro parla ad un altro mostra la reale entità dei suoi pensieri, e i movimenti delle mani e del resto del corpo mostrano ancora di più. Questa è gente addestrata alle arti economiche. Quando hanno a che fare con gente del mondo esterno, i seguaci di questo pantheon sono costretti a comportarsi in maniera più semplice e barbarica, una cosa che genera in loro disgusto tanto quanto curiosità.

Secondo il mito, il mondo era un tempo una massa viscosa, un grande mare oleoso pieno di potenzialità. Una risaia emerse dal mare e diede la vita a due poteri, un maschio e una femmina. I due poteri ebbero dei figli, che a loro volta ne ebbero altri, fino a che la settima generazione diede vita a Izanagi e Izanami – i fondatori del pantheon Giapponese.

Izanagi e Izanami
Divinità Maggiore; "Colui Che Invita e Colei Che Invita";
Allineamento: Legale Neutrale (LN)
Reame: Arcadia, Abellio, Bocciolo di Ciliegio
Domini: Creazione, Guarigione, Legge, Rinnovamento, Vigore, Vita
Dominio planare: Arcadia
Arma preferita: Lancia lunga
Simbolo: Arcobaleno
Tramiti conosciuti: Yamamoto Date, umano maschio

Pur essendo i creatori del mondo, Izanagi e Izanami non sono i primi poteri del pantheon, né gli ultimi. Tuttavia, secondo la leggenda, furono i primi a far emergere la terra dall’oleoso mare e i primi a dar forma alla vita mortale. Vedi, quando Izanami morì, dando vita al dio del fuoco, Izanagi la inseguì fino alla terra dei morti. Lì, tuttavia, Izanami si infuriò quando il marito vide la nuova forma malata e spettrale che aveva assunto, e giurò che avrebbe distrutto tutti gli umani creati dal compagno. Izanagi allora giurò che avrebbe creato più di quanto lei avrebbe mai potuto distruggere. Fu così che inventarono il ciclo della vita e della morte. Ora questi due poteri si sono riconciliati e vivono assieme nel Bocciolo di Ciliegio, un reame Arcadiano immerso in una costante primavera. I loro figli di tanto in tanto fanno loro visita in segno di rispetto, ma per la maggior parte del tempo i due dèi sono lasciati ai rispettivi affari. Si dice che, quando lavorano assieme, possono creare qualunque cosa nel multiverso. In quelle rare occasioni in cui mettono mano negli affari mortali, inviano il loro unico tramite, Yamamoto Date, un guerriero esperto e leale che è anche un maestro dei camuffamenti.
Amaterasu
Divinità Intermedia; "Luce dei Cieli";
Allineamento: Legale Buono (LB, LN)
Reame: Monte Celestia, Mercuria, Luce Radiosa
Domini: Bene, Gloria, Legge, Radiosità, Sole
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Colpo senz’armi
Simbolo: Sole
Tramiti conosciuti:

Una dei figli di Izanami e Izanagi, Amaterasu è la gemella del dio della luna Tsuki-Yomi. I due siedono con l’una contro la schiena dell’altro, dando forma al giorno e alla notte. Si dice che gli imperatori mortali del Primo Piano Materiale discendano in qualche modo dal suo sangue, tant’è che reclamano il titolo di “Figli della Luce”. Amaterasu è una dea fragile, costantemente curiosa e genuinamente preoccupata circa gli affari che avvengono nel Primo. Tuttavia, avendo avuto esperienza dei Piani Esterni, è molto affascinata anche da loro. Ha aperto relazioni con Apollo e Ra, e cerca di comprenderli nel contesto della loro limitata educazione. Anche il vicino pantheon Vedico ha cominciato ad interessarsi a lei. Il suo reame sulle pendici del Monte Celestia è conosciuto come Luce Radiosa, una terra calmante (e a tratti soporifera) dove tutto è soffuso della luminosa luce del sole. Nulla genera ombra a Luce Radiosa e gli affari segreti falliscono sempre – i doppiogiochisti sono avvisati!
Ama-Tsu-Mara
Divinità Intermedia; "Un-Occhio, Mente della Forgia";
Allineamento: Neutrale Neutrale (LN, NB, NN, NM, CN)
Reame: Bytopia, Dothion, le Colline Dorate (la Forgia di Mithral)
Domini: Artigianato, Creazione, Oracolo, Forza, Metallo
Dominio planare:
Arma preferita: Ascia bipenne
Simbolo: Ascia bipenne
Tramiti conosciuti:

Patrono dei fabbri e degli armaioli, Ama-Tsu-Mara ha contribuito a forgiare lo specchio usato per attirare Amaterasu al di fuori del suo rifugio, e si dice abbia disseminato il Primo di vene di ferro e di altri metalli preziosi, affinchè i mortali possano trovarle e farle fruttare. Appare come un massiccio e virile figuro dotato di un solo occhio, simile ai ciclopi delle leggende Olimpiche. Egli adora forgiare spade e lance danzanti e può creare materiali grezzi dal nulla. A volte, quando vede un fabbro lavorare con particolare gioia, lo ricompensa infondendo un kami nella sua arma (rendendola di fatto un oggetto intelligente). È un buon amico del pantheon Gnomesco e divide la sua forgia con Flandal Pelledacciaio.
Amatsu-Mikaboshi
Divinità Intermedia; "Terribile Astro Celeste, il Maschio Scintillante, Colui che Porta Oscurità e Peccato";
Allineamento: Legale Malvagio (LM, NM)
Reame: Acheronte, Avalas, la Terra Scintillante
Domini: Dominazione, Legge, Male, Fosche Tenebre, Tentazione
Dominio planare: Acheronte
Arma preferita: Spada corta
Simbolo: Siluette di uomo dal naso adunco
Tramiti conosciuti:

Amatsu-Mikaboshi è il dio del male e delle stelle, colui che controlla – e punisce – tutte le azioni che vengono condotte sotto il manto dell’oscurità. Raffigurato come un vecchio fatto di ombre o una donna ammiccante, vede nel cuore di tutti i mortali e reclama per sé i possessori delle anime più infami, cercando di corrompere i puri con offerte di potere, grane, parole untuose, o ciò che desiderano maggiormente. In questo modo ha ottenuto più adoratori di quanto uno potrebbe sospettare. Gli altri dèi del pantheon lo sopportano per via del suo ruolo di guardiano delle anime malvagie, un compito che l’ha reso freddo e duro, più temuto che rispettato. Considera i mortali come una massa di ingrati peccatori, indegni del dono della vita. Tuttavia, pur essendo pieno d’odio e di amarezza, non agisce mai in maniera rabbiosa, ma piuttosto si dimostra intollerante nei confronti degli umani. Qualche barbagrigia sostiene che Amatsu-Mikaboshi non è un dio nel senso fisico del termine – come Susanoo o Amaterasu – ma è piuttosto quel che rimane di un’oscura forza che dominava l’esistenza prima della nascita del cosmo. La solidità del ferreo controllo di Mikaboshi, si dice, venne infranta da un improvviso movimento delle forze etiche e morali, e sparpagliata nei cuori dei mortali, dove ancora risiede – ed è la causa delle passioni. Inutile dire che i ciordi che provano a svelare il buio su di lui, non vivono molto a lungo.
Hachiman
Divinità Intermedia; "Il Comandante";
Allineamento: Legale Neutrale (LB, LN, LM)
Reame: Ysgard, Ysgard, Kenyama
Domini: Esercito, Forza, Guerra, Legge, Pianificazione
Dominio planare:
Arma preferita: Katana
Simbolo: Katana
Tramiti conosciuti: Yoshi-Iye, umano maschio

Figlio dell’imperatrice Jingo, Hachiman nacque mortale con il nome di Ojin. La leggenda narra che la madre, per ritardare il parto e poter andar in battaglia contro gli odiati nemici, ingoiò un masso. Fortificato da ciò nel ventre materno, Hachiman crebbe forte e resistente ad ogni genere di dolore e diventò il più grande guerriero della terra. Non passò molto prima che gli altri poteri lo elevassero al rango di dio della guerra. Il reame di Hachiman si trova non troppo lontano da Asgard, per lo meno in termini di distanze planari. Non ha il giusto allineamento per Ysgard, ma la sua determinazione lo tiene ancorato al piano – come il reame del pantheon Norreno, Kenyama è un luogo aspro di battaglie continue e pianificazioni. Se un guerriero non è in grado di maneggiare propriamente la spada, non è benvenuto qui. Parimenti, Hachiman detesta anche chi mette mano alle armi con troppa disinvoltura e apprezza maggiormente le battaglie calcolate e mirate a minimizzare i danni. Si dice che il dio possa individuare il buio della forza, della preparazione e dell’ubicazione di qualsiasi armata. Si dice anche che stia studiando attentamente la Guerra Sanguinosa, prendendo minuziosamente nota del suo corso. Qualcuno dice che stia programmando di offrire i suoi servigi ai Baatezu; altri dicono che stia studiando entrambe le razze di immondi e progetti di distruggere la vincitrice. Al di sopra di tutto, Hachiman rimane un amico leale del dio nanico Clangeddin di Arcadia; i due hanno studiato e si sono allenati assieme per secoli.
Ho Masubi
Divinità Intermedia; "la Fiamma Orfana";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN, CM)
Reame: Pandemonium, Pandesmos, Uchi-bi
Domini: Caos, Castigo, Distruzione, Fuoco, Purificazione
Dominio planare: Pandemonium
Arma preferita: Katana
Simbolo: Cinghiale
Tramiti conosciuti:

Quando Ho Masubi nacque, sua madre Izanami morì consumata in una vampa mortale e suo padre Izanagi, infuriato, lo colpì con la propria spada, dividendolo in due. Dal sangue colato dalla spada nacquero molteplici divinità, tra cui Kura Okami e forse anche O-Wata-Tsu-Mi. Per questo motivo, il potere mostra ancora oggi una terrificante ferita. Anche se è distruttivo per sua stessa natura, e temuto dai mortali, Ho Masubi non è malvagio e fa quel che può per l’umanità, offrendo luce, calore e i mezzi per cucinare e forgiare armi e attrezzi. Tuttavia rade al suolo i villaggi che lo offendono.
Inari
Divinità Intermedia; "Maestoso Spirito del Cibo, il Donatore, il Nutritore";
Allineamento: Neutrale Buono (LB, NB, CB)
Reame: Bytopia, Dothion, Prosperità
Domini: Artigianato, Bene, Comunità, Ricchezza, Vegetale
Dominio planare: Bytopia
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Pianta di riso
Tramiti conosciuti: i Kitsune

Inari è il potere del riso, dell’agricoltura, della fertilità e del successo terreno. Può apparire come un vecchio uomo barbuto a cavallo di una volpe bianca o come una donna dai lunghi capelli che porta con se fascine di riso. Non è ben chiaro se sia un maschio o una femmina ed è anche probabile che possa essere entrambi – dopo tutto è un pur sempre un dio. Un tempo patrono dei fabbri e dio della prosperità, ha abbandonato i vecchi compiti in favore di Ama-Tsu-Mara e si è fatto carico dell’area di influenza del riso quando sua moglie Ukemochi (dea del riso) venne uccisa da Tsuki-Yomi. I suoi tramiti sono i kitsune, gli spiriti volpe, ed Inari può trasformarsi a sua volta in questo animale – ma anche in un ragno gigantesco, quando deve punire i malvagi.
Kishijoten
Divinità Minore; "La Protettrice";
Allineamento: Neutrale Buono (LB, NB, CB)
Reame: Primo Piano Materiale
Domini: Bene, Fortuna, Rinnovamento, Seduzione
Dominio planare:
Arma preferita: Ventaglio da guerra
Simbolo: Diamante bianco
Tramiti conosciuti:

Sorella di Bishamon, è la dea della fortuna, dell’amore, della bellezza, della fertilità e della felicità, un potere umanoide che muta costantemente forma. È anche la patrona delle geishe, nonché degli intrattenitori e dei cortigiani, ma anche dei bambini – le madri invocano spesso il suo nome. Vaga per il Primo Piano Materiale con la sacra gemma Nyoihōju, un potente artefatto che si dice sia in grado di esaudire ogni desiderio e scagliare dardi di potere magico. Si dice che, di tanto in tanto, conceda la fortuna ai guerrieri in battaglia. Si dice abbia relazioni amichevoli con Lakshmi del pantheon Vedico – e qualche barbagrigia sostiene che le dee sono in realtà due aspetti del medesimo potere.
Kura Okami
Divinità Intermedia; "Oscuro Drago della Pioggia, la Benedizione della Nube";
Allineamento: Caotico Buono (NB, CB)
Reame: Terre Bestiali, Karasuthra, Valle Nebbiosa
Domini: Acqua, Bene, Caos, Freddo, Tempo atmosferico
Dominio planare: Terre Bestiali
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Albero nella nebbia
Tramiti conosciuti:

Uno dei molteplici poteri della pioggia del pantheon, Kura Okami nacque dal sangue di Ho Masubi, colpito dalla spada di Izanagi. Fornisce più o meno una costante quantità di pioggia per i raccolti, ma può farsi prendere la mano dalla furia di Susanoo ed inviare troppa pioggia, oppure può perdersi nei propri pensieri e non mandarla per molte settimane. Per la maggior parte del tempo, ad ogni modo, è un dio benevolo ed efficiente, che impartisce la sua benedizione sotto forma di una bellissima pioggia gentile. Durante l’inverno può anche mandare la neve. Appare come un uomo anziano e traslucido con un sorriso gentile, anche se in un certo qual modo vago.
Nai No Kami
Divinità Intermedia; "il Terreno Selvaggio";
Allineamento: Legale Neutrale (LB, LN, LM)
Reame: Mechanus, la Terra Scuotente
Domini: Distruzione, Forza, Legge, Orgoglio, Terra
Dominio planare: Mechanus
Arma preferita: Martello da guerra
Simbolo: Pugno che rompe un muro
Tramiti conosciuti:

Nai No Kami è il dio dei terremoti, la cui vera forma è quella di un gigantesco uomo estremamente muscoloso. Insiste che i suoi templi vengano tenuti perfettamente puliti e che ogni insulto al suo nome venga vendicato. Non è raro che punisca i fannulloni inviando disastrosi terremoti. In passato poco venerato dai mortali, ha sopportato questa offesa pazientemente, inviando qualche tremore di tanto in tanto, per avvertire i mortali delle proprie mancanze. Infine si è infuriato e ha demolito il mondo con una serie di violenti terremoti. Ora molti mortali lo invocano per placare la sua furia.
O-Kunu-Nushi
Divinità Intermedia; "Il Grande Maestro della Terra";
Allineamento: Legale Buono (LB, NB)
Reame: Ysgard, Ysgard, Kenyama
Domini: Animale, Bene, Guarigione, Legge, Magia
Dominio planare:
Arma preferita: Katana
Simbolo: Nessuno
Tramiti conosciuti: Raiko, umano maschio

O-Kunu-Nushi è uno dei figli di Susanoo e si è fatto un nome difendendo i diritti degli animali e degli spiriti della terra. Come segno della loro gratitudine, tutti gli animali naturali hanno insegnato a O-Kunu-Nushi i loro linguaggi segreti e seguono senza indugio i comandi del potere. Anche le bestie sono protette nel suo reame. Il tramite Raiko le tiene al sicuro dai bracconieri e dai mostri. Inoltre, qualsiasi ciordo che mangia carne a Kenyama vomita tutto entro pochi minuti, ed porta addosso l’odore di carogna per tre giorni dopo che ha lasciato il reame. Come Hachiman, O-Kunu-Nushi è un po’ troppo legale per essere legato ad Ysgard. Tuttavia è anche il patrono degli eroi, dopo tutto, e il piano selvaggio ne è pieno. Qualcuno dice che rimane a Kenyama per tener compagnia ad Hachiman, e che sia il loro potere combinato ad evitare che il reame fluttui via. O-Kunu-Nushi è un dio intelligente, che eccelle sempre in tutto ciò che fa, tuttavia preferisce battere i propri avversari con l’astuzia e le parole, piuttosto che con la forza e la spada. Ovviamente c’è una parte di lui che brama l’uso della katana, e se non ha altra scelta, è felice di sfoderare la sua lama.
O-Wata-Tsu-Mi
Divinità Intermedia; "Grande Dio del Mare, Re Dragone del Mare, Vecchio Uomo delle Onde";
Allineamento: Neutrale Buono (LB, NB, CB)
Reame: Elysium, Thalasia, Cittadella del Mare
Domini: Bene, Draghi, Oceano, Popolo Marino, Viaggio
Dominio planare: Elysium
Arma preferita: Tridente
Simbolo: Pesce d'argento
Tramiti conosciuti:

Chiamato anche Ryujin, O-Wata-Tsu-Mi è il più grande tra gli spiriti del mare. La leggenda vuole che nacque dal fango staccatosi dai sandali di Izanagi, quando questi li lavò nel mare dopo essere stato nel regno dei morti per cercare la defunta Izanagi. È il potere delle creature marine e delle onde. Essendo piuttosto benevolo, O-Wata-Tsu-Mi tende a muovere le onde in maniera estremamente regolare, in modo che gli uomini possono pianificare le proprie azioni ed evitare di finire arenati, inondati o affogati.
Raiden
Divinità Intermedia; "Freccia del Fulmine";
Allineamento: Caotico Malvagio (CN, CM)
Reame: Carceri, Othrys, il Palazzo dei Fulmini
Domini: Caos, Distruzione, Invidia, Male, Tempeste
Dominio planare: Carceri
Arma preferita: Mazza pesante
Simbolo: Mazza nera con fulmini
Tramiti conosciuti: i Tanuki

Raiden, potere dei fabbricanti di frecce e dio del tuono è uno dei costanti compagni di Susanoo. Mentre il dio delle tempeste urla e distrugge, Raiden lo accompagna con i suoi tamburi di tuono e scaglia fulmini a casaccio, fintanto che Susanoo si è stancato. Raiden è un dio meschino; ritiene di non avere il rispetto che merita e fa del suo meglio per riempire Susanoo di una folle rabbia omicida. Incoraggia le dispute e le guerre – specialmente quelle che vengono combattute dagli arcieri, visto che ogni mortale che muore per mano di una freccia lo rafforza. Il suo reame a Carceri è un luogo di esplosioni di luce, tuoni e fulmini, isolato dal resto del piano da una spessa cortina di nubi temporalesche. Chi visita questo posto deve star attento ai suoi tramiti, i tanuki – una razza di feroci e intelligenti ibridi cani-procioni. I tanuki sono resistenti e crudeli e si divertono ad usare le proprie capacità di mutaforma per condurre i mortali alla rovina.
Shichifukujin
Divinità Minori; "Le Sette Divinità della Felicità e della Fortuna";
Allineamento: Legale Buono (LB, NB)
Reame: Monte Celestia, Lunia, le Otto Felicità
Domini: Bene, Fortuna, Gioia, Temperanza
Dominio planare: Celestia
Arma preferita: Bastone ferrato
Simbolo: Sette stelle in un cerchio
Tramiti conosciuti:

I Shichifukujin sono un gruppo di sette poteri minori della fortuna e della felicità. Ognuno di questi dèi controlla un particolare aspetto della vita; per essere realmente felice, un mortale deve venerare tutti e sette i poteri in maniera equilibrata. Il loro reame – le Otto Felicità – si trova sul primo strato del Monte Celestia, ma gli dèi possiedono una barca magica carica di tesori, chiamata Takara-Bune, con la quale solcano l’Oceanus. Hotei, il dio della felicità tramite la fortuna, è caratterizzato da un temperamento gioioso, benevolo e gentile, pronto a trasportare sulle spalle le donne e i bambini attraverso un fiume. Ha una grande pancia e porta un sacco sulla spalla. Per secondo viene Jurojin, il dio della felicità tramite la longevità, quasi sempre in compagnia di una gru, una tartaruga, un cervo o qualche altro animale simbolo di lunga e sana vecchiaia. Appare come un anziano dotato di una lunga barba bianca, che porta con sé un bastone al quale è legata la pergamena con la Saggezza del Mondo. Poi c’è Fukurokuju, dio della felicità attraverso la buona salute; ha una testa lunga e stretta, mentre il resto del corpo è talmente corto da far sembrare il capo più lungo delle gambe. Bishamon, il quarto, è il dio della felicità tramite il buon umore e in tempo di guerra. È l’unico dei Shichifukujin ad essere associato alla guerra, tant’è che gira sempre in armatura completa, con una lancia in una mano e una pagoda in miniatura nell’altra (simbolo della fusione tra zelo missionario e attributi guerreschi). Daikoku, ancora, è il dio della felicità tramite la ricchezza ed è il gioioso patrono degli agricoltori e della cucina. Viene invocato per avere bel tempo e raccolti ricchi. Porta con sé un maglio di legno che rimpicciolisce gli avversari e lo trasporta al sicuro. Ama sedere tra le balle di riso, con in spalla un sacco con il suo tesoro. La sesta è Benten (o Benzaiten), bellissima dea della felicità tramite l’amore ed unica femmina del gruppo. Figlia di O-Wata-Tsu-Mi Ryjiin, è associata al mare, ma è la patrona della letteratura, delle arti e della musica, ed il suo strumento musicale preferito è il bi-wa (una sorta di mandolino). Appare come una bellissima donna con otto braccia, due delle quali sono sempre congiunte in preghiera. Per ultimo viene Ebisu, dio della felicità attraverso il cibo e il duro lavoro, protettore dei commercianti e dei pescatori. Spesso accoglie i viaggiatori che raggiungono Lunia camuffato da povero pescatore e a volte salva chi è così stupido da affogare nell'Oceanus.
Shina-Tsu-Hiko
Divinità Intermedia; "Signore degli Spiriti dei Venti";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN, CM)
Reame: Limbo, Casa del Vento
Domini: Aria, Caos, Tempeste, Tempo atmosferico, Uragani
Dominio planare: Limbo
Arma preferita: Katana
Simbolo: Tre linee curve
Tramiti conosciuti:

Nato dal respiro di Izanagi, Shina-Tsu-Hiko è il dio del vento e dell’aria, nonché il capo di una moltitudine di spiriti minori dell’aria, ognuno dei quali incarna una specifica tipologia di vento. Al tempo della creazione ebbe il compito di riempire il vuoto che si era formato fra la terra e il cielo e di proteggere il suo operato.
Susanoo
Divinità Intermedia; "Il Maschio Impetuoso";
Allineamento: Caotico Neutrale (CB, CN, CM)
Reame: Limbo, il Globo del Caos Furioso
Domini: Caos, Distruzione, Follia, Uragani, Tempeste
Dominio planare: Limbo
Arma preferita: Katana
Simbolo: Fulmine
Tramiti conosciuti:

Uno dei primi figli di Izanami e Izanagi, e fratello di Amatersu e Tsuki-Yomi, Susanoo (a volte chiamato Susanowo) è schietto e sfacciato. Le sue bravate hanno provocato grande costernazione tra gli altri dèi – essi trovano impossibile comprenderlo. Quando si aspettano una reazione gentile si comporta come un uragano rabbioso; quando si aspettano distruzione si comporta invece come una brezza gentile. In breve, Susanoo è completamente imprevedibile e gli altri poteri l’hanno bandito dai piani celesti fino a che non imparerà a comportarsi in maniera educata. Ora giace nel brodo informe del Limbo, in una sfera tempestosa che viaggia attraverso il piano e distrugge ogni tentativo di stabilire ordine o un terreno solido.
Tsuki-Yomi
Divinità Intermedia; "Lettore di Fasi Lunari, Arco di Luna, Guardiano del Ciclo";
Allineamento: Neutrale Buono (LB, NB, CB)
Reame: Elysium, Eronia, Specchio della Luna
Domini: Bene, Luna, Notte, Oracolo, Tempo
Dominio planare: Elysium
Arma preferita: Spada lunga
Simbolo: Sagoma di un coniglio sul disco lunare mentre schiaccia riso in un mortaio
Tramiti conosciuti:

Secondo dei "tre nobili figli" di Izanagi e Izanami, Tsuki-Yomi è il potere che governa la notte ed è la controparte maschile di Amaterasu. Si dice sia stato creato quando Izanagi lavò l’occhio destro per purificarsi dai peccati, dopo essere fuggito dalla terra dei morti (e dalle grinfie della moglie infuriata). È il dio della luna, la cui funzione è contare il passaggio dei mesi. La sua occupazione primaria è governare il passaggio ordinato del tempo, in modo che le stagioni cambino e il raccolto maturi adeguatamente. È generalmente benevolo verso coloro che si affidano e rispettano il ciclo della natura. Appare come un umano massiccio dalla pelle azzurra a cavallo di un coniglio gigante, ma può cambiare forma a piacimento. Durante un banchetto uccise la vecchia dea del riso Ukemochi – dopo aver scoperto che questa creava il cibo in maniera disgustosa – guadagnandosi in tal modo le ire di Amaterasu. È per questo motivo che, si dice, la luna ed il sole non possono mai stare assieme.